Un aiuto concreto alle famiglie nella conciliazione dei tempi cura-lavoro.
Tornano i Centri estivi per bambini e ragazzi. E tornano i contributi della Regione per pagare la retta: 6 milioni per il 2019. Salgono le quote (da 70 a 86 euro a settimana) e le settimane di frequenza ‘coperte’ dal sostegno (da 3 a 4).
Dopo il successo dello scorso anno, la Regione Emilia-Romagna ripropone lo stesso provvedimento anche per quest’estate. Potranno usufruirne le famiglie con i genitori che lavorano, residenti in Emilia-Romagna e con un reddito Isee massimo di 28 mila euro. Al via il riparto delle risorse, provenienti dal Fondo sociale europeo, tra Comuni e Unioni di tutto il territorio, da Piacenza a Rimini. Nel 2018, 13mila i ragazzi che ne hanno beneficiato
L’estate è ancora lontana, ma non per quei genitori che, lavorando e non potendo contare su aiuti esterni, hanno la necessità di organizzare la gestione dei propri figli nel periodo di chiusura delle scuole.
Così, per il secondo anno consecutivo, un aiuto concreto alle famiglie dell’Emilia-Romagna arriva dalla Regione, che ripropone anche per il 2019 i contributi per pagare la retta di frequenza di bambini e ragazzi ai Centri estivi. Dopo i 6 milioni di euro assegnati nel 2018, altrettante risorse – provenienti dal Fondo sociale europeo – vengono stanziate quest’anno per consentire ai genitori di fronteggiare la spesa e favorire la massima partecipazione dei propri figli alle attività proposte: circa 13mila i ragazzi che la scorsa estate hanno potuto frequentare i Centri grazie ai contributi disponibili.
E si rafforza il sostegno riconosciuto, che prevede fino a 336 euro (erano 210 nel 2018) per ogni figlio: 84 euro a settimana (contro i 70 precedenti), per un massimo di quattro settimane di frequenza (3 nel 2018). Potranno beneficiarne le famiglie residenti in Emilia-Romagna e composte da entrambi i genitori, o uno solo in caso di famiglie mono genitoriali, occupati e con un reddito Isee annuo entro i 28 mila euro.
Ripartizione delle risorse sul territorio. A livello territoriale, i 6 milioni ripartiti tra i Comuni capofila dei Distretti, in base al numero dei bambini residenti e in età compresa tra 3 e 13 anni (nati dall’1 gennaio 2006 al 31 dicembre 2016), prevedono per la provincia di Rimini 466 mila euro (34.683 bambini).