Tavolo della moda, un modello per lo sviluppo della fashion valley. Fare rete per rilanciare marchi riconosciuti in tutto il mondo.

Il “Tavolo della moda” di UniRimini e del Campus di Rimini Università di Bologna può essere un modello di integrazione e sinergia tra Università e mondo imprenditoriale da applicare allo sviluppo della fashion valley regionale. Ho partecipato questa mattina alla presentazione del progetto del Tavolo della moda e dei percorsi di studio che il campus riminese dedica al settore, il corso di Laurea triennale in Culture e tecniche della moda e quello magistrale in Fashion Culture and Management.

Alla presentazione è intervenuta l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi, anche alla luce del Progetto Fashion valley, una strutturazione del comparto della moda che connetta le eccellenze, una rete tra i marchi e le imprese che si distribuiscono in tutto il territorio regionale, da Piacenza a Rimini.

Abbiamo avuto modo di approfondire il ruolo e gli obiettivi del Tavolo della moda, avviato nel 2009 e che dopo la fase di avvio si sta consolidando e ampliando. Le finalità sono quelle di facilitare il dialogo e il confronto tra il campus universitario e il sistema imprenditoriale riminese, che vanta aziende di moda dalla tradizione consolidata. Il tavolo infatti è composto dalle principali aziende a livello provinciale, oltre che da associazioni imprenditoriali e di categoria, rappresentando così l’intero settore nelle sue ramificazioni. Inoltre rappresenta ovviamente un’opportunità importante per gli studenti per fare esperienza diretta in un settore in continua evoluzione attraverso tirocini e laboratori. Un’opportunità da sfruttare anche da parte delle aziende, che attraverso il rapporto con l’Università possono potenziare i loro percorsi di ricerca e sviluppo, elementi indispensabili per le aziende che vogliono mantenere e accrescere la propria competitività. Creare sinergie tra il mondo dell’università e della ricerca e le imprese del territorio serve per accrescere la qualità della produzione, per stimolare l’innovazione e valorizzare il know how di un comparto che rappresenta un’eccellenza italiana e soprattutto emiliano romagnola.

E’ perciò fondamentale una collaborazione concreta e operativa al servizio sia delle piccole e medie imprese che delle grandi realtà produttive.

Il comparto della moda in regione oggi conta più di 7.200 imprese per la parte manifatturiera (5,5% delle imprese regionali), circa 52 mila addetti (5,1%), un export di 4,6 miliardi di euro. Al Campus di Rimini sono circa un migliaio gli studenti che frequentano i corsi di studio legati alla moda.

Dopo l’incontro della mattina, abbiamo visitato insieme a UniRimini alcune delle aziende che partecipano al Tavolo della moda, Aeffe e Fuzzi di San Giovanni in Marignano e Teddy di Rimini.

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