Risoluzione per promuovere il pesce locale nelle mese scolastiche regionali.
Avviare, in collaborazione con i comuni ed i gestori delle mense, sperimentazioni locali che perseguano la graduale sostituzione del pesce proveniente da paesi esteri con quello delle acque emiliano-romagnole.
Il tutto accompagnando questa scelta con un’adeguata informazione alle famiglie, al fine di sottolineare l’importanza del sostegno alle produzioni locali di qualità.
Questo l’obiettivo di una risoluzione depositata che parte da una premessa chiara: Nelle mense scolastiche dell’Emilia-Romagna viene servito e poi consumato il Pangasio, pesce osseo di acqua dolce che cresce in Vietnam nelle acque del fiume Mekong. Questo prodotto sul mercato europeo si presenta sotto forma di filetti privi di spine, di peso variabile dai 120 ai 250 grammi, venduti sfusi o in buste. In media 100 gr di prodotto decongelato forniscono 80-90 chilocalorie, valore abbastanza basso, dovuto anche all’alto contenuto di acqua (80-85 g/100 g).
Sebbene le normative vigenti nei luoghi di produzione facciano del Pangasio un prodotto molto controllato, che rispetta appieno gli standard richiesti per il commercio ed il consumo, è quantomeno singolare che si serva prodotto estero nelle mense scolastiche di una regione che vede nella pesca uno dei settori in grado di esprimere un conclamato ed eccellente livello qualitativo.
Ecco perchè servire pesce locale è un’azione indispensabile per sviluppare il potenziale di un campo così significativo come quello della pesca, per meglio conoscere e apprezzare i prodotti locali, per sostenere il settore sia a livello economico che di visibilità. Senza trascurare l’assoluta certezza dei controlli sanitari effettuati sui prodotti ittici locali. Il nostro pesce vanta una qualità rara ed è giusto ed auspicabile possa essere servito ai nostri figli nelle mense scolastiche, come già sta accadendo a livello sperimentale nel riminese.
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