Reddito di solidarietà: con il Regolamento attuativo un altro importante tassello nella lotta della Regione contro la povertà.

L’istituzione, nella nostra Regione, del reddito di solidarietà rappresenta un valore aggiunto in termini di solidarietà sociale e sostegno alle famiglie in difficoltà. E’ ormai tristemente nota la difficoltà economica del periodo che ci troviamo ad affrontare, una difficoltà accentuata dalla particolare congiuntura negativa che ha costretto molte delle iniziative imprenditoriali regionali alla chiusura.

Se è compito dell’Amministrazione regionale rilanciare l’economia ed implementare la politica occupazionale è altrettanto necessario supportare, con interventi specifici, le situazioni di maggior disagio che nel frattempo possono configurarsi. Questo perchè un’amministrazione responsabile non può dimenticare le fasce più deboli della popolazione, come anziani, disabili, o le famiglie più numerose, cercando di garantire a tutti i medesimi strumenti.

Il Reddito di solidarietà (Res), previsto per le famiglie in condizione di povertà, andrà da un minimo di 80 euro, per i nuclei composti da una sola persona, a un massimo di 400 euro al mese per quelli composti da 5 o più membri. I nuclei familiari dovranno avere almeno un componente residente in regione da non meno di 24 mesi, con indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) inferiore o uguale a 3 mila euro.

Per finanziarlo la Giunta regionale ha stanziato 35 milioni di euro. Il Res potrebbe interessare 80 mila persone che oggi vivono in condizioni di estrema povertà. Soprattutto famiglie composte da giovani coppie con tre o più figli a carico, single e anziani con bassissimo reddito.

I beneficiari della misura saranno coinvolti in un Progetto di attivazione sociale e di inserimento lavorativo, con l’obiettivo di favorire l’occupazione delle persone in età da lavoro e di combattere l’esclusione sociale per coloro che non sono nelle condizioni di poter lavorare. L’erogazione del Reddito di solidarietà avverrà bimestralmente, attraverso accredito su un’apposita Carta acquisti prepagata. Si allarga così la platea di coloro che possono beneficiare del Sostegno all’inclusione attiva (Sia), la misura messa in campo dal governo a livello nazionale e già attiva da alcuni mesi.

Mi auguro che l’iniziativa possa avere dei risvolti positivi e possa rappresentare, per molte famiglie, una boccata d’ossigeno. Auspico, pertanto, che l’intervento possa, nei prossimi anni, rafforzarsi, migliorarsi e divenire una costante a servizio delle persone in difficoltà.

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