Pro Loco: 30mila euro di contributo a quelle del riminese. Nadia Rossi: “Così valorizziamo il territorio della Valconca e della Valmarecchia”
La Regione ha pubblicato la graduatoria del bando per la promozione e valorizzazione del territorio, del patrimonio e dei prodotti tipici ad opera delle pro loco iscritte nell’apposito registro regionale. L’Emilia-Romagna investe 340mila euro per le attività di 15 associazioni di pro loco.
“Nel riminese è di 30 mila euro il contributo, che permetterà alle 11 pro loco aggregate di realizzare il progetto Le Valli dei Malatesta “Paesaggi, storia, gastronomia e letizia”. – riporta Nadia Rossi, consigliera regionale Pd – Si tratta delle Pro Loco di Verucchio, Gemmano, Mondaino, Monte Colombo, Montescudo, Pennabilli, Sant’Agata Feltria, Santarcangelo di Romagna, Poggio Berni, San Giovanni in Marignano, Torriana e Montebello. Infatti, il bando pubblicato dalla regione per il 2019, favoriva la coprogettazione e condivisione delle esperienze, prevedendo quindi che ogni progetto venisse presentato da un’aggregazione di almeno quattro associazioni. Si tratta di un modo per valorizzare un meraviglioso territorio compreso tra due valli: Valconca e Valmarecchia”
Le attività finanziabili erano quelle della valorizzazione e promozione dei prodotti e servizi turistici strategici per il territorio e del patrimonio storico, culturale, folkloristico, sociale e ambientale; promozione dei prodotti tipici dell’artigianato e dell’enogastronomia locale; valorizzazione sociale, culturale e turistica; attività ricreative ed educative rivolte a bambini e giovani e finalizzate alla conoscenza del territorio e delle sue tipicità; sviluppo della capacità ospitale della comunità attraverso la costruzione di sistemi innovativi di diffusione delle informazioni territoriali.
“Fiere, sagre, laboratori e attività culturali consentono alle comunità locali di ritrovarsi e di impegnarsi per dare il meglio di sé per presentare ai compaesani e ai visitatori prodotti eccellenti e iniziative di pregio. Sono orgogliosa che la Regione Emilia-Romagna, che nel 2016 si è dotata di una legge ad hoc per sostenere le pro loco, valorizzi queste esperienze e la dedizione dei volontari che si dedicano a esse” conclude Rossi.