Approvata una risoluzione bipartisan in Assemblea legislativa. Riconoscimento lingua dei segni (Lis).
E’ stata approvata una risoluzione di cui sono firmataria, per promuovere il riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana (Lis) e la diffusione di ogni altro strumento utile a sostenere l’autonomia e l’inclusione delle persone sorde.
Nel documento chiedevamo alla presidenza dell’Assemblea legislativa di predisporre in tempi brevi l’adeguamento delle sedi e dei mezzi della stessa, con particolare riguardo all’Aula e alla Sala Polivalente, così da permettere alle persone sorde di seguire le attività istituzionali e i dibattiti dell’Assemblea per mezzo di strumenti appositi.
Sono circa 4mila le persone affette da sordità grave o profonda che vivono in Emilia-Romagna, cittadini costretti ad un supplemento di fatica quotidiano per avere accesso alle informazioni, ai servizi pubblici, ad atti che in tanti diamo per scontati. Si tratta di una discriminazione di fatto, alla quale come Regione dobbiamo porre rimedio.
Nella risoluzione inoltre chiedevamo alla Giunta regionale di riavviare il confronto con periodicità quanto meno annuale, tra il tavolo regionale per le Disabilità uditive e le associazioni, gli enti e le organizzazioni competenti, allo scopo di supportare la Rete regionale per le disabilità uditive. La Regione Emilia-Romagna, impegnata da sempre nell’integrazione delle persone con disabilità, deve proseguire lungo il percorso per il miglioramento delle condizioni di vita delle persone sorde, che passa in primo luogo per la diffusione della Lingua dei segni.
Nell’atto si impegnava poi l’esecutivo a verificare lo stato degli interventi per la tutela dei diritti e l’integrazione delle persone sorde sul territorio regionale e a mettere allo studio, ove necessario, ulteriori forme di idoneo supporto alla loro autonomia, anche attraverso servizi e interventi specifici.
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