Piano dell’Aria 2020. La salute dei cittadini prima di tutto.

Contrasto agli inquinanti e interventi per migliorare la qualità dell’aria e per rendere più vivibili le nostre città: con queste parole si sintetizza il Piano Aria Integrato Regionale (PAIR2020) approvato oggi in Assemblea Legislativa. Si tratta di un importante documento nato da un percorso di confronto con i comuni, con le associazioni ambientali e di categoria e con le forze politiche fino a giungere oggi in aula. Il Piano, che ha quale orizzonte temporale strategico di riferimento il 2020, prevede 90 misure per il risanamento della qualità dell’aria al fine di ridurre i livelli degli inquinanti sul territorio regionale e investimenti pari a 300 milioni di Euro.
Ogni nostra riflessione, intervento, commento, ragionamento sul Piano dell’Aria non può prescindere dalla nota immagine scattata dal satellite dove si vede una macchia grigia. E’ la pianura padana avvolta da una coltre grigia. E non si tratta di nebbia. Quella ormai pare scomparsa da tempo per come la conoscevamo e non è un buon segno. E’ solo la dimostrazione di quanto i cambiamenti climatici stiano modificando il nostro habitat. Dobbiamo partire da questa immagine e dalla consapevolezza che la situazione è allarmante, come hanno dimostrato i numerosi sforamenti delle polveri sottili di quest’inverno. E dunque è necessario che noi mettiamo in primo piano la salute e la qualità della vita dei nostri cittadini. Tutto il resto viene dopo.
Nasce da questa consapevolezza il percorso intrapreso che ci porta oggi alla discussione e approvazione del Piano dell’Aria.
Le misure che oggi abbiamo approvato si reggono su un punto di equilibrio tra due visioni opposte e ideologiche che non ci consentirebbero di affrontare la situazione preoccupante che questa immagine restituisce plasticamente: chi dice che non c’è nulla di cui preoccuparsi e chi dice, viceversa, che l’unica soluzione è un irrealizzabile blocco totale di ogni attività sul nostro territorio. Le misure che abbiamo previsto cercano un equilibrio tra le diverse posizioni. Anche per questo non piaceranno a tutti. Proprio perchè abbiamo pensato in primo luogo agli interessi della nostra comunità regionale, alla salute dei nostri cittadini, alla competitività del nostro sistema economico regionale.
Abbiamo fatto un lavoro serio e molto approfondito in questi ultimi mesi in commissione. Il Piano è di fondamentale importanza per la nostra salute e per le future generazioni e richiede anche lo sforzo congiunto di tutti i livelli istituzionali e privati, con l’impegno al cambiamento dei comportamenti verso stili di vita più sostenibili.
La nostra Regione parte da una condizione di criticità che risulta comune ad altre regioni italiane e che risente delle particolari condizioni orografiche e meteo climatiche che caratterizzano la pianura padana. Il Piano quindi è il risultato di un grande sforzo per garantire una qualità di vita migliore. E mentre Trump cancella le politiche ambientali di Obama che intendevano guidare gli sforzi internazionali sul cambiamento climatico, l’Emilia-Romagna va in direzione opposta: il Piano approvato oggi intende essere un esempio di politiche efficaci e serie che guardino al futuro dei territori e dei suoi abitanti.

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