Officine Grandi Riparazioni (OGR), Nadia Rossi al presidio davanti all’impianto di Rimini

Rossi (Pd): “Servono risposte certe sul futuro di lavoratrici e lavoratori che sono un patrimonio per tutto il territorio. L’azienda si prenda le sue responsabilità e rispetti gli accordi.”

Le sorti dello storico impianto riminese inserito nel reticolo manutentivo di FS non sono ancora chiare, per questo stamattina al presidio dei lavoratori davanti alla sede delle OGR di Rimini c’era anche la Consigliera Regionale Nadia Rossi. “Ho seguito la vicenda dal principio, a novembre ho presentato un’interrogazione alla Giunta regionale chiedendo il rispetto degli accordi aziendali siglati tra Organizzazioni Sindacali e Ferrovie dello Stato: servono risposte sul futuro della sede e dei posti di lavoro dei suoi impiegati specializzati.”

Risposte che non sono ancora arrivate dai vertici aziendali. È arrivato invece il sostegno della Regione, che con l’Assessore allo Sviluppo Economico e Lavoro Vincenzo Colla ha partecipato ad un tavolo di confronto con FS e le rappresentanze di CGIL, CISL e UIL sugli impianti di Rimini e di Bologna, chiedendo all’azienda di confermare gli impegni presi sugli investimenti in Emilia-Romagna. “Non possiamo mollare la presa – continua Rossi – la priorità assoluta è la salvaguardia dei posti di lavoro degli impiegati che ho incontrato questa mattina. Ma l’obiettivo finale è quello di valorizzare le OGR in una prospettiva di innovazione e futura occupazione specializzata. Su questo dobbiamo restare uniti nella richiesta”.

Sostegno, sviluppo ed evoluzione di un comparto, quello della manutenzione ordinaria e straordinaria del trasporto su rotaia, “che è eccellenza industriale ed è fondamentale per tutta la Regione. Il mondo dell’industria evolve, e con lui le professionalità impegnate al suo interno: retrocedere significa non rispettare il diritto al lavoro dei suoi impiegati e non rendersi conto della straordinaria ricchezza in termini di competenze e conoscenze che queste persone portano con sé. Un capitale umano che andrebbe nutrito, non ostacolato” conclude la Consigliera.

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