Officine grandi riparazioni, la consigliera Nadia Rossi interroga la Regione sul futuro degli impianti di Rimini e Bologna
Nadia Rossi (Pd): “La priorità è salvaguardare i posti di lavoro e valorizzare le competenze degli impiegati specializzati”
Da settimane le organizzazioni sindacali regionali e le amministrazioni locali manifestaano la loro preoccupazione per il futuro delle Officine Grandi Riparazioni. Nadia Rossi, consigliera regionale Pd e vicepresidente della commissione Territorio, Ambiente e Mobilità, ha portato il caso in Assemblea Legislativa presentando un’interrogazione .
“Chiediamo alla Regione di come intenda operare perchè sia garantito il rispetto degli accordi stipulati tra le Organizzazione Sindacali e Ferrovie dello Stato per il rilancio dell’Officina Grandi Riparazioni (OGR) e dell’Officina Manutenzione Ciclica Locomotive (OMCL). – spiega la consigliera Pd – L’obiettivo principale, ovviamente, deve essere la salvaguardia dei posti di lavoro degli impiegati specializzati in tali impianti”.
Le due storiche sedi di manutenzione dei rotabili di Rimini e Bologna rientrano infatti nel reticolo manutentivo del Gruppo FS per dimensioni e professionalità. Ma nonostante gli accordi siglati nel 2019 con CGIL, CISL e UIL e riguardanti trasformazione della produzione, modifiche orarie e di turnazione, nei piani di sviluppo del gruppo per l’anno in corso non sono stati previsti investimenti per innovare e specializzare gli impianti. Il mancato rispetto degli accordi ha messo di fatto a rischio chiusura le due realtà attive nei trasporti, generando qualche timore tra i dipendenti.
“Così – sostiene Nadia Rossi – si disperdono le conoscenze e le professionalità dei lavoratori che costituiscono una parte importante del tessuto industriale del territorio”. Secondo la consigliera tali competenze sarebbero invece da valorizzare non solo applicando gli accordi, ma progettando il futuro degli impianti con una prospettiva di innovazione e futura occupazione specializzata.
“In un momento come questo – conclude Nadia Rossi – andrebbe salvaguardato un settore, quello della manutenzione ordinaria e straordinaria del trasporto su rotaia, che risulta fondamentale per la Regione e per il Paese”.