Nadia Rossi (Pd): “A Coriano si è guardato all’interesse di pochi invece che a quello della comunità”
Le dichiarazioni del sindaco Ugolini e di Mimma Spinelli sono come sempre puerili e guardano all’interesse di pochi invece che a quello della comunità. Sull’antenna torno a ripetere quello che ho sempre sostenuto, e con me tantissimi corianesi che si sono visti annientare lo skyline e compromettere il patrimonio storico e culturale di Coriano: un’infrastruttura del genere nel cuore del Paese non si può vedere. Alla bruttezza evidentemente ci si abitua, per chi ce l’ha sotto gli occhi tutti i giorni.
Mentre gli altri comuni dell’entroterra riminese, anche quelli più piccoli, anche quelli montani, con i fondi del PNRR e con i progetti presentati ai bandi regionali o nazionali stanno riqualificando, rigenerando, offrendo nuovi servizi alla cittadinanza – penso alle scuole, asili o alle infrastrutture sportive – a Coriano ci si inorgoglisce per aver fatto installare un antennone di 36 metri di altezza nel centro del Paese, in un luogo che si poteva valorizzare a livello storico e turistico culturale, seguendo la strada che come comunità romagnola si sta costruendo, a cominciare dalla candidatura a Capitale italiana della Cultura come intero territorio. E questa è una valutazione che va al di là delle pronunce dei Tribunali, che rispetto anche se non condivido. Così come la necessità di non installare quell’obbrobrio nel sito storico e archeologico che lo deturpa. C’era un comitato di cittadini a chiederlo con oltre mille firme ancor prima delle pronunce giuridiche, e dei rappresentanti politici dovrebbero tenere fede al mandato dei propri elettori e alla loro volontà. Ma il modo di operare è quello di non ascoltare le persone, promettere cose che non arriveranno mai – vedi il regolamento delle antenne – e procedere testardamente contro il bene della comunità.
Quella che manca è un’idea di prospettiva, di programmazione, per il bene della terra che si amministra e per chi la abita. Per agire male come Ugolini e Spinelli e rivendicarlo con orgoglio ci vuole stomaco e sprezzo dei propri cittadini e del bene della propria comunità, lo si è visto anche nella superficialità con cui hanno seguito l’iter di risarcimento dei danni da alluvione, unico Comune a non aver avuto accesso ai fondi, se non in un secondo momento che deve ancora arrivare, grazie all’apertura e alla collaborazione del Generale Figliuolo. Coriano resta il solo comune che da quindici anni a questa parte non ha niente di nuovo. Niente… a parte l’antenna.