Nadia Rossi in visita alla Casa Accoglienza Arop, da vent’anni attiva nel campo della oncoematologia pediatrica
La consigliera dem: “Le associazioni sono inevitabilmente parte integrante del percorso di cura. E la sanità pubblica e accessibile è davvero il bene più prezioso di tutti”
RIMINI – Visita alla Casa Accoglienza di Arop per la consigliera regionale Nadia Rossi, “frutto dell’attività instancabile che l’associazione porta avanti da vent’anni, a fianco di bambini, famiglie, medici, e del nostro eccellente reparto di oncoematologia pediatrica”.
Accompagnata dal Presidente di Arop Roberto Romagnoli insieme alle componenti del consiglio direttivo Ester Forlucci, Marina Zamponi e Roberta Cecchini, Nadia Rossi ha visitato un luogo in cui far vivere ai nuclei familiari colpiti dalla malattia una vita il più possibile “normale” durante i percorsi terapeutici. Lavorando a supporto dell’Ospedale di RImini infatti, ed avendo spesso vissuto sulla propria pelle e nella propria famiglia percorsi di cura di questo tipo, i volontari di Arop si sono messi al lavoro per garantire uno spazio che dispone di diversi appartamenti con servizi igienici, una sala giochi e un’area comune, affinché le famiglie possano avere uno spazio in cui sentirsi meno sole.
“Sentirsi meno soli: è questo a mio parere il centro dell’attività di Arop” commenta Rossi, che continua “La sanità pubblica e accessibile è davvero il bene più prezioso di tutti. Non a caso come Regione Emilia-Romagna continuiamo a difenderla, e lo abbiamo fatto anche nei mesi scorsi insieme ad altre Regioni con l’approvazione di una legge che chiede al Governo di aumentare il Fondo sanitario nazionale. Allo stesso tempo però la collaborazione tra pubblico e privato resta fondamentale per garantire una sanità d’eccellenza come quella riminese, che fa scuola a livello regionale e oltre. E le associazioni sono centrali in questo e sono inevitabilmente parte integrante del percorso di cura. Il nostro territorio è ricchissimo di queste realtà che si danno una mano una con l’altra. Conoscerle, farle conoscere, sostenerle ed esserci come istituzioni al loro fianco, per me fa la differenza. Abbiamo parlato dei progetti di Arop, di quello che hanno fatto e che faranno, del supporto concreto all’Ospedale di Rimini, delle tante, davvero tante persone dentro e fuori i confini del nostro territorio a cui hanno teso la mano in un momento difficile. Grazie a loro queste persone stanno insieme, unite, per sostenersi. E la città e il territorio sostengono loro” conclude Nadia Rossi.