Nadia Rossi a Roma per la presentazione della Fiera nazionale del Tartufo bianco di Sant’Agata Feltria
La Fiera nazionale del tartufo bianco di Sant’Agata Feltria diventa protagonista di un momento di informazione al Senato a Roma. Alla conferenza stampa di presentazione della 40° edizione della fiera, svoltasi nella giornata di giovedì 19 settembre, era presente anche la consigliera regionale Nadia Rossi in rappresentanza della Regione Emilia-Romagna e in particolare dell’Assessorato all’Agricoltura.
“Sono stata a Roma, nella prestigiosa cornice della Sala Caduti di Nassirya del Senato alla conferenza stampa organizzata dal Senatore Marco Croatti, che ringrazio, in veste di consigliera regionale ma anche di sostenitrice, visitatrice e amante della Fiera nazionale del Tartufo di Sant’Agata Feltria” spiega con entusiasmo Nadia Rossi. “Nelle domeniche di ottobre – prosegue – il borgo della Valmarecchia si trasforma in un luogo magico, dove è possibile immergersi in un’atmosfera suggestiva e profumata come il nostro tartufo”.
“Proprio sul tartufo in Emilia-Romagna abbiamo un’attenzione particolare, per valorizzarne la natura, la terra da cui proviene, la conoscenza e la diffusione. In questi anni – richiama la consigliera regionale Pd – la Regione ha perseguito due obiettivi fondamentali: quello di far conoscere e valorizzare le diverse specie di tartufo presenti in Emilia-Romagna, creando anche un logo del tartufo dell’Emilia-Romagna, e quello di dare spazio alle associazioni dei tartufai come tessuto capillare di promozione del tartufo. Queste finalità le perseguiamo promuovendo gli eventi organizzati sul territorio e divulgando le iniziative e le informazioni che provengono dagli addetti ai lavori”.
Dal 2022 è stato avviato il progetto specifico “Emilia-Romagna regione del tartufo”. “Sul territorio regionale sono presenti tutte le nove specie di tartufo diffuse in Italia, pur con caratteristiche e distribuzione territoriale piuttosto varia. Dal tartufo nero liscio al tartufo bianco pregiato, il tartufo uncinato, il tartufo estivo o scorzone e tutti gli altri. Solo negli ultimi tre anni sono stati abilitati nuovi 1300 tartufai; a Rimini sono 109 con due sessioni all’anno, con un trend in costante crescita” ricorda Rossi.
“Oltre alla produzione e commercializzazione del prodotto, c’è da considerare l’indotto turistico che un evento come la Fiera nazionale del Tartufo bianco di Sant’Agata Feltria trascina con sé, in un luogo che, senza questa vitalità e per le caratteristiche territoriali che ha, potrebbe essere a rischio spopolamento. Un motivo per restare, un motivo per tornare: la Fiera è anche questo e a Sant’Agata chi arriva non solo può provare l’eccellenza del tartufo cucinato in piatti gourmet, ma godere di una ricchezza paesaggistica e naturalistica con pochi eguali”. “Una ricchezza ben custodita e tramandata dalla Proloco, dai volontari e dall’Amministrazione comunale che hanno così a cuore il proprio borgo, da tenerlo come un vero gioiello e affrontando con coraggio le difficoltà legate alla fragilità del territorio, come frane e alluvione hanno dimostrato lo scorso anno e continuano a dimostrare. A Sant’Agata il patrimonio naturalistico, storico, culturale, gastronomico è unico e prezioso, testimoniarlo con il cuore, con la presenza e con il sostegno istituzionale era doveroso” conclude Rossi.