La Regione abolisce il superticket sanitario, per gli emiliano-romagnoli un risparmio di 22 milioni l’anno
Dal 1^ gennaio 2019 addio anche al pagamento del ticket base da 23 euro sulle prime visite per le famiglie con due o più figli
Superticket addio in Emilia-Romagna, dove la Giunta regionale guidata dal presidente Stefano Bonaccini ha deciso di abolire la tassa aggiuntiva su farmaci (fino a 2 euro a confezione, con tetto massimo di 4 euro a ricetta) e prestazioni specialistiche (fino a 10 euro ognuna), dagli esami di laboratorio a quelli radiologici, con un risparmio per gli emiliano-romagnoli di 22 milioni di euro l’anno, rafforzando il carattere pubblico e universalistico del sistema sanitario regionale.
Attualmente pagata sulla base di quattro scaglioni di reddito familiare, verrà cancellata per le due fasce comprese tra i 36mila e i 100mila euro (non si paga già al di sotto dei 36mila), andando ad interessare 900 mila cittadini, e resterà in vigore solo per i redditi superiori ai 100mila euro annui. Infatti, la Regione ha deciso che le risorse incamerate dal superticket per i soli redditi alti verranno investite su una ulteriore misura, stavolta per aiutare le famiglie numerose, ovvero le coppie con due o più figli, per le quali verrà abolito il pagamento del ticket base da 23 euro sulle prime visite specialistiche: un beneficio per circa 330 mila famiglie emiliano-romagnole, pari a 1,5 milioni di residenti, di cui potranno avvalersi sia genitori sia i figli.
E nulla cambierà per chi è già esente, che continuerà a non pagare la tassa aggiuntiva e neppure il ticket base per le specifiche esenzioni.
L’abolizione del superticket, introdotto dal Governo nazionale nel 2011, e quella del ticket per la prima visita a favore delle coppie con due figli o più entrerà in vigore dal 1^ gennaio 2019, per una manovra coperta interamente da fondi regionali. Si tratta di quasi 33 milioni di euro: i 22 milioni l’anno che entrano dal superticket destinato a sparire, e che quindi non saranno più a carico dei cittadini emiliano-romagnoli ma del bilancio regionale, e 10,6 milioni di euro necessari per togliere il ticket sulle prime visite per i nuclei familiari numerosi, in parte coperti dagli 8 milioni che entreranno dal superticket per i redditi superiori ai 100mila euro annui, cifra che comunque la Regione dovrà garantire dal proprio bilancio.
Da qui alla fine dell’anno, la Regione sarà impegnata nel completare il percorso formale necessario all’abolizione del superticket, compreso l’allineamento con la legge di bilancio 2019 dello Stato, e alla messa a punto del regolamento applicativo necessario all’esenzione del pagamento del ticket sulle prime visite per i nuclei familiari numerosi, per la piena entrata in vigore delle decisioni prese dal 1^ gennaio prossimo.
Si tratta di uno sforzo economico straordinario, di una decisione che avrà per i cittadini dell’Emilia-Romagna una ricaduta tangibile, consistente e garantita nel tempo. Continuiamo a lavorare per una sanità all’avanguardia, che migliori sempre più i livelli di assistenza e i servizi, ma che al tempo stesso sia capace di ottimizzare l’uso delle risorse. Con questo provvedimento continuiamo a tutelare le fasce meno abbienti della popolazione, agevolando contemporaneamente le famiglie numerose e quella grandissima parte di cittadini che si colloca negli scaglioni di reddito intermedi. Insomma, questa è l’idea di sanità, welfare e lavoro su cui abbiamo iniziato a lavorare dal primo giorno del nostro mandato, perché nessuno deve essere lasciato indietro.