I dati regionali e provinciali sul Reddito di solidarietà.
A partire da settembre 2017, in poco meno di un anno, il Reddito di Solidarietà è stato erogato in Emilia-Romagna a 8 mila nuclei familiari, circa 20 mila persone.
I primi 8 mesi in cui questa misura di sostegno al reddito è stata attivata parlano dell’impegno della Regione come istituzione ad aiutare chi ha realmente bisogno, fornendo sostegno economico ma anche avviando un reinserimento sociale e lavorativo per recuperare la propria dignità.
Nella provincia di Rimini, il Reddito di Solidarietà è stato concesso a 496 famiglie, mentre restano ancora da valutare 1.100 domande delle 1.772 arrivate ai Servizi Sociali sul territorio.
Rispetto agli esordi del Reddito di Solidarietà è stato stabilito di elevare l’importo minimo e aumentare il periodo di erogazione (da 12 a 18 mesi). A partire da giugno sono infatti in vigore nuove regole, necessarie per integrare il Reddito di Solidarietà con il sistema di norme previste a livello nazionale dal Reddito di inclusione (Rei). Il contributo mensile per una persona passa dagli attuali 80 a 110 euro fino a un massimo di 352 euro per un nucleo familiare composto da 6 persone. Il Reddito di Solidarietà potrà essere richiesto con un Isee non superiore a 6 mila euro l’anno (il doppio rispetto ai 3 mila precedenti), e un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20.000 euro.
Queste scelte fanno si che il Reddito di Solidarietà di Regione Emilia-Romagna si possa considerare come una misura integrativa al Reddito di Inclusione nazionale, che abbia caratteristiche di universalità per rafforzarne la portata per i residenti in regione.
Una realtà diffusa in tutti i comuni emiliano-romagnoli, che anche a Rimini ha dimostrato di avere grande utilità e che deve la sua efficacia al grande lavoro di preparazione, formazione e concertazione con gli operatori, l’INPS e tutto il personale amministrativo a tutti i livelli territoriali.