Decreto riaperture, Nadia Rossi (Pd): “Sale da ballo e discoteche al 50% è un segnale di fiducia, ma non si arretri sui ristori ad una categoria ferma da quasi due anni”
Il decreto riaperture, come è già stato ribattezzato il provvedimento assunto dal Consiglio dei Ministri nella serata di ieri giovedì 7 ottobre, segna una attesa svolta verso il ritorno alla normalità.
“Le vaccinazioni che continuano a crescere, la previsione del Green Pass obbligatorio nei luoghi di lavoro e dati confortanti sull’andamento dei contagi e delle ospedalizzazioni fanno ben sperare. – commenta Nadia Rossi, consigliera regionale Pd – Ed è in questa ottica di speranza e di ottimismo per il futuro che leggo la decisione del Governo di ridefinire i criteri per le riaperture anche superando le indicazioni del Cts. Bene il massimo della capienza per i luoghi della cultura, così a lungo penalizzati, così come l’innalzamento delle capienze degli stadi e dei palazzetti. Il segnale più incoraggiante e più atteso arriva però per le sale da ballo e discoteche, settore importante per l’economia regionale e in particolare della riviera. Riaprire con capienza al 50% al chiuso è un primo segnale per un intero comparto economico che attende da quasi due anni di rimettersi in moto – commenta la consigliera democratica riminese, che ricorda – Il protrarsi di vincoli stringenti per i locali notturni avrebbe inevitabilmente portato solo al proliferare di situazioni abusive, poco sicure sotto il profilo sanitario e con un duplice danno economico per gli operatori. Mi auguro comunque che, pur a fronte di questa prima apertura, il Governo non arretri sul fronte dei ristori per una categoria che conta aziende chiuse senza soluzione di continuità dal febbraio 2020″.
“In Assemblea Legislativa, la prossima settimana discuteremo e approveremo una nuova legge regionale che assegna 12 milioni di euro di fondi per imprese agricole, strutture alberghiere e ricettive e per altre attività fortemente colpite dagli effetti della pandemia. Mi auguro che presto il tema ristori possa essere definitivamente superato per fare strada a tutte le misure a sostegno della ripartenza dell’economia e del lavoro” conclude Rossi.