Cooperative di comunità, prosegue la strada verso la legge regionale
Nadia Rossi (Consigliera Pd, relatrice di maggioranza): “Ascoltiamo le realtà del territorio per dare linfa a questi esempi di innovazione sociale”
Nella Commissione regionale II politiche economiche è stata la volta della cosiddetta udienza conoscitiva, ovvero della seduta dedicata ai portatori di interesse, per approfondire il progetto di legge regionale dedicato alle cooperative di comunità. “L’udienza conoscitiva vuole proprio favorire la partecipazione della comunità regionale al processo di formazione delle leggi – spiega la consigliera dem Nadia Rossi, relatrice di maggioranza del progetto, che approfondisce – Il mio ruolo in questa fase è soprattutto quello di ascoltare gli interventi, raccogliere contributi ed, eventualmente, anche le migliorie da fare al testo”.
“Le cooperative di comunità sono esempi di innovazione sociale e strumenti finalizzati a rafforzare il tessuto sociale ed economico locale, a contribuire alla tutela del territorio, a valorizzare le risorse e le vocazioni territoriali, per arginare il fenomeno dello spopolamento delle aree montane e contrastare rischio di impoverimento sociale e demografico di aree urbane periferiche”. Il progetto di legge regionale, oltre a riconoscere giuridicamente le cooperative di comunità per poterle meglio sostenere, individua le aree territoriali di attività, e va a colmare una lacuna normativa nazionale per garantire uno sviluppo a queste realtà che in Emilia-Romagna sono all’avanguardia.
“In linea generale, nelle cooperative di comunità i cittadini sono contemporaneamente produttori e fruitori di beni e servizi, con un modello che crea sinergie e coesione mettendo a sistema le attività di singoli cittadini, imprese, associazioni e istituzioni, rispondendo così ad esigenze plurime di mutualità e sussidiarietà” ha evidenziato Rossi nel proprio intervento in commissione. Tra coloro che sono intervenuti, esponenti di cooperative di comunità montane, urbane e dell’entroterra, tra cui quelle di Appenninol’Hub, di Ozzano Emilia, del quartiere Barca di Bologna. Presenti anche le centrali cooperative che insieme agli altri interlocutori hanno portato in Commissione esperienze concrete e spunti di lavoro. A conclusione del suo intervento, la relatrice Rossi ha ricordato gli appuntamenti sul territorio che le hanno fatto “conoscere e toccare con mano l’entusiasmo e il valore prezioso delle attività di chi già agisce come cooperativa di comunità in Regione. Tante sono le informazioni che ho raccolto in udienza conoscitiva e durante le visite in loco, tra queste l’importanza della formazione dei protagonisti di queste realtà. Sostenere il valore umano e sociale di quanto ho visto, ampliarlo, è quello che ci proponiamo di fare con questa legge. E lo faremo”.