Contrasto al Gioco d’azzardo. Bene l’accordo Stato-Regioni che inasprisce le regole e riconosce il ruolo degli enti locali.

Esprimo soddisfazione per le importanti novità in tema di riduzione del gioco d’azzardo.

L’accordo tra Stato e Regioni, che ha raccolto l’unanimità dei consensi, è finalmente stato siglato. Con l’accordo appena firmato si è contribuito a rendere più complicati i profitti sempre in crescita del gioco d’azzardo, in favore di una sempre maggiore tutela delle persone colpite dalla patologia del gioco. Lo si è fatto da un lato prevedendo una riduzione del 50% dei punti gioco entro il 2019, dall’altro fornendo ai Comuni e agli Enti locali la possibilità di adottare provvedimenti più restrittivi fino a un massimo di 6 ore al giorno di stop alle macchine.

La questione è di grande delicatezza perchè riguarda molte più famiglie di quanto si pensi, mettendo in luce sia la fragilità umana di questo tempo, sia la difficoltà di combattere quotidianamente forme sempre più diversificate di illegalità. Si tratta di una battaglia culturale e sociale importante, che continueremo a monitorare e a portare avanti con determinazione, perchè il gioco d’azzardo ha purtroppo assunto ampie dimensioni e molte persone, soprattutto le più vulnerabili, rischiano di compromettere l’equilibrio familiare, lavorativo e finanziario. 

La Regione Emilia-Romagna è stata tra le prime nel 2013 a legiferare in materia concretizzando negli anni provvedimenti per rendere sempre più stringente ed efficace l’azione di prevenzione e contrasto, a cominciare dalla definizione di distanze minime di 500 metri dai luoghi sensibili e proseguendo con il divieto di utilizzo ai minori di “ticket redemption” con il rafforzamento degli strumenti di pianificazione urbanistica a disposizione degli enti locali, con il diniego del patrocinio regionale ad eventi sponsorizzati da attività legate al gioco d’azzardo e bandi a sostegno di progetti di prevenzione e sensibilizzazione, anche grazie ad un importante lavoro di rete coordinato dall’osservatorio regionale. 

Con l’accordo raggiunto, i cui contenuti saranno presto recepiti in un decreto via libera quindi alle sollecitazioni degli enti locali e delle amministrazioni che da tempo lamentavano di non avere mezzi idonei a contrastare il dilagare di slot e sale dedicate al gioco e a quei cittadini che manifestavano un forte disagio, soprattutto in quartieri sensibili dove spazi di questo tipo sono concentrati. La nostra Regione, come molti Comuni, aveva preso decisioni coraggiose su questo tema, ma il quadro normativo nazionale risultava ancora poco chiaro. Sono soddisfatta che sia stato fatto questo importante passo avanti.

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