Carni di coniglio e cavallo: Emilia-Romagna chiede di inserire la provenienza sull’etichetta.
Approvato documento bipartisan per maggiore tutela di consumatori e produttori.
Per alcuni tipi di carne, le norme europee vigenti non richiedono l’obbligo di indicarne l’origine sull’etichetta. Si tratta perlopiù di tipologie di carne legate a produzioni localizzate, che non sono estese a tutto il territorio europeo. Questo comporta che i consumatori non siano informati sulla provenienza di alcuni dei prodotti freschi che acquistano. Gli allevatori italiani segnalano inoltre che, pur di restare nel mercato, si trovano costretti a vendere sottocosto con i rischi che ne conseguono perchè in competizione con produzioni in cui il minor costo del lavoro e una più bassa qualità dei controlli, fanno sì che la carne sia venduta a prezzi contenuti.
Ieri la Commissione Politiche Economiche dell’Assemblea Legislativa regionale ha approvato all’unanimità un documento presentato dalla Lega Nord che chiede più trasparenza nell’etichettatura della carne di coniglio. Il Partito Democratico ha votato a favore della risoluzione, presentando un emendamento che chiede di estendere gli impegni della Regione anche per la carne di cavallo.
Trattandosi di una normativa europea che fa riferimento al Regolamento 1169/2011 la Regione Emilia-Romagna potrà solo limitarsi a continuare a sollecitare le sedi competenti, agendo per un maggior rafforzamento della filiera e richiedendo un impegno più incisivo da parte del Ministero delle politiche agricole, ovvero l’unico soggetto titolato ad intervenire in sede comunitaria, per consentire la traduzione in atti regolamentari delle istanze provenienti sia dal mondo produttivo italiano sia dai consumatori ed è questo uno degli impegni che, come PD, abbiamo inserito nel testo della risoluzione approvata.