Approvato dall’Assemblea legislativa il nuovo programma triennale per lo spettacolo 2019-21. Finanziamenti in crescita rispetto al periodo precedente: 35 milioni nel triennio, 1,8 milioni in più. Si continua a investire nel sistema attraverso una legge innovativa a livello nazionale.

Finanziati nel triennio 2016-18 152 progetti di spettacolo dal vivo: 122 tramite contributi, 30 mediante convenzioni triennali fra Regione e operatori.

La Regione Emilia-Romagna continua ad aumentare gli investimenti per lo spettacolo dal vivo. Per l’attuazione del nuovo programma triennale 2019-2021, approvato oggi dall’Assemblea legislativa, saranno disponibili 11 milioni e 700 mila euro per ciascun anno del triennio, 600 mila in più rispetto al triennio precedente.

L’aumento dello stanziamento a favore dello spettacolo avviene nella consapevolezza della sua importanza per la comunità regionale, come fattore di identità e sviluppo e a sostegno (in base alla Legge 13) di attività teatrali, musicali, di danza e circo contemporaneo. Il sistema emiliano-romagnolo dello spettacolo dal vivo si conferma, tra l’altro, tra i più articolati e dinamici a livello nazionale: al secondo posto, dopo la Lombardia, per numero di presenze e per volume d’affari, e al terzo posto per numero di spettacoli e ingressi, dopo i poli della Lombardia e del Lazio. Fortemente radicato nel territorio (con 352 sedi di spettacolo dal vivo censite nel 2016 in Emilia-Romagna, tra cui 193 teatri, di cui 77 storici ancora attivi), è al centro delle politiche culturali e oggetto di investimenti significativi da parte degli enti pubblici e di numerose imprese.

Il passato triennio si è concluso in maniera decisamente positiva, in termini di interventi a sostegno del mondo dello spettacolo dal vivo, con convenzioni o contributi a progetti triennali. Un’esperienza che si basa su una legge all’avanguardia anche a livello nazionale e che incontra il giudizio positivo delle realtà del settore. La possibilità di programmare con garanzie di sostegno pluriennali ha dato forza ad oltre 150 progetti distribuiti su tutto il territorio regionale.

Tra le novità del prossimo triennio, il passaggio dei progetti di sostegno alle bande, ai cori e alle scuole di musica alle nuove e più importanti forme di sostegno previste dalla Legge per lo sviluppo del settore musicale, recentemente approvata. Vengono inoltre ammessi ai contributi della Legge 13 per la produzione lirica i teatri delle città capoluogo non ancora riconosciuti teatri di tradizione e che intendano tuttavia intraprendere nel triennio la via del riconoscimento.

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