Appennino, 13,5 milioni di euro contro il dissesto del territorio: 431 opere realizzate dai Consorzi di bonifica nel 2017.
Reinvestito il 73,5% della contribuzione arrivata dalle aree montane. Interventi da Piacenza alla Romagna.
431 interventi per opere di sicurezza territoriale e contro il dissesto in Appennino. Interventi realizzati lo scorso anno dai Consorzi di bonifica dell’Emilia-Romagna, che hanno reinvestito nelle aree montane della regione il 73,5% dei contributi di bonifica riscossi: 13,5 milioni di euro sul totale di 18,4 milioni. Obiettivo: accrescere la sicurezza del territorio con azioni di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico. I lavori realizzati lo scorso anno hanno riguardato il presidio dei torrenti e fossi minori, il consolidamento dei versanti della montagna, la manutenzione della vegetazione lungo i corsi d’acqua, delle strade e degli acquedotti di bonifica in diverse località in vari comuni nella provincia di Rimini.
Gli interventi previsti quest’anno
Entro l’estate, la Regione approverà inoltre il bando del Programma di sviluppo rurale da16 milioni 800 mila euro per sostenere interventi di riduzione delle conseguenze di calamità naturali, avversità climatiche e la prevenzione dei fenomeni franosi. Una misura di enorme importanza per la salvaguardia dei terreni agricoli nell’Appennino a cui i Consorzi di Bonifica e le Unioni di Comuni montani potranno contribuire grazie alle loro capacità tecniche e operative. Tra le novità annunciate per quest’anno, la semplificazione delle procedure per lo svolgimento dei lavori a cura dei Consorzi di bonifica. Lo scorso anno avevamo indicato l’obiettivo di reinvestire in progetti, manutenzioni e interventi per la montagna il 70% delle risorse di bonifica provenienti dai cittadini e dalle imprese di questo territorio: il risultato è pienamente centrato e superato, toccando il 73,5%. I Consorzi hanno fatto un buon lavoro, in rete con la Regione, l’Agenzia regionale di sicurezza territoriale e protezione civile e le Unioni di Comuni montane: hanno messo in campo un impegno evidente per ridurre i costi generali di funzionamento dei servizi e di riscossione e i numeri dimostrano i progressi compiuti. Ora serve continuare sulla strada tracciata per ottenere risultati sempre migliori a vantaggio del nostro Appennino. La prevenzione è il pilastro dell’azione regionale per assicurare la sicurezza del territorio e la piena collaborazione di tutti i soggetti competenti è fondamentale nella strategia di crescita dell’intero Appennino.