Alluvione, trombe d’aria e granchio blu. L’Emilia-Romagna interviene a sostegno dei danni dovuti alle emergenze 2023
Nadia Rossi (Pd): “Grazie alle donazioni e alle risorse della Regione, arrivano interventi per cittadini e aziende”
In tempi record, l’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna ha approvato la legge che stanzia fondi urgenti per gli eventi che hanno colpito il territorio negli ultimi mesi. “L’obiettivo principale è quello di sostenere famiglie, imprese ed enti locali attraversate dal dramma dall’alluvione. A cominciare dal contributo per la sostituzione dei veicoli distrutti, l’aiuto alle persone in particolare condizione di fragilità economica e sociale, il ripristino di centri di aggregazione a partire dalle scuole, biblioteche, servizi e impianti sportivi” commenta Nadia Rossi, consigliera regionale Pd.
A fianco di queste misure finanziate con i 47 milioni a disposizione della Regione grazie alla campagna “Un aiuto per l’Emilia-Romagna” della Protezione Civile regionale, ce ne sono altre tre sostenute da risorse straordinarie del bilancio regionale: un milione di euro per la restituzione del bollo 2023 delle auto rottamate per l’alluvione, tre milioni di euro a favore dei comuni colpiti dalla grandine di luglio e un milione di euro per ristorare i pescatori alle prese con il flagello del granchio blu.
“Questa terra, facendo squadra con le istituzioni e grazie al cuore di chi ha donato, sa rispondere e tirarsi su le maniche per ripartire concretamente dopo le difficoltà. – continua Rossi – Il dibattito in Aula è servito per fare il punto sulle esigenze della Romagna e dei suoi abitanti dopo l’alluvione. La ricognizione dei danni ci consegna un dato incredibile, quello di 9 miliardi di danni. È ovvio che la Regione Emilia-Romagna può individuare spazi propri di intervento in modo da affiancare e completare quelle che invece saranno le azioni della struttura commissariale. Siamo preoccupati, lo ammetto, per la mancanza di copertura di risorse per tutti gli interventi che sono stati promessi ai romagnoli da parte del Governo e della stessa Presidente del Consiglio Meloni. Ad oggi, dopo oltre quattro mesi dall’alluvione, sono solo un terzo delle risorse necessarie, ovvero circa 3 miliardi, quelli promessi in un triennio. Cifra che non può bastare: per questo continueremo a fare la nostra parte e a restare vigili nei confronti del Governo”.