Al via il percorso della fusione dei tre Comuni della Valconca.
Ieri la Commissione Bilancio dell’Assemblea Legislativa regionale ha chiamato in audizione i Sindaci dei Comuni coinvolti. Lorenzo Grilli, Sindaco di Montegridolfo, ha parlato anche per conto dei colleghi di Mondaino, Matteo Gnaccolini, e di Saludecio, Dilvo Polidori ed ha presentato alla commissione il percorso intrapreso insieme agli altri due Comuni per portarli alla fusione. Focus in particolare sulla necessità di riprogettare la macchina istituzionale per garantire servizi e funzioni qualitativamente efficaci ai cittadini. I tre enti godono di buona salute sul piano economico-finanziario, ma il percorso di fusione garantirebbe una maggiore efficienza rispetto all’organizzazione del personale e alla gestione delle funzioni.
L’iter legislativo prevede ora che il progetto di legge, di cui sono relatrice, sia discusso dalla I Commissione e successivamente trasmesso all’Assemblea Legislativa per deliberare o meno l’indizione del referendum. In tal caso gli elettori sono chiamati quindi a pronunciarsi sulla volontà di istituire il nuovo Comune e sul nome da attribuire allo stesso, proposto dai Comuni. E’ bene ricordare che l’esito della consultazione referendaria non è vincolante rispetto alla decisione che il legislatore regionale deve assumere in merito al progetto di legge.
Il Presidente della Giunta regionale, ricevuto dall’ufficio centrale per il referendum, il verbale contenente i risultati del referendum, ne dispone la pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione e lo invia al Presidente dell’Assemblea Legislativa regionale. L’organo assembleare sarà quindi chiamato ad esprimersi definitivamente sull’istituzione o meno del nuovo Comune.
In caso di fusione, a decorrere dal primo gennaio 2017, il nuovo comune unico nato dalla fusione di Mondaino, Montegridolfo e Saludecio potrebbe beneficiare del contributo regionale di 140 mila euro all’anno, per la durata di quindici anni, e di un ulteriore contributo straordinario annuale in conto capitale di 150 mila euro per i primi tre anni.