Agricoltura, l’Emilia-Romagna si conferma sempre più”bio”.
Crescono imprese (oltre 5mila, +20%) e superfici coltivate (+24%). Numeri record per il biologico.
Emilia-Romagna sempre più bio, con il numero di imprese di prodotti biologici che nel 2016 ha superato la soglia delle 5mila, il 20% in più rispetto all’anno precedente, distribuite da Piacenza a Rimini. Crescono del 24% anche le superfici agricole convertite, che rappresentano l’11,3% della superficie coltivabile regionale. Come Regione siamo impegnati a favore di un’agricoltura di qualità e amica dell’ambiente. La domanda del mercato bio continua a crescere. Per l’Emilia-Romagna si tratta di un’opportunità importante di posizionarsi in una fascia alta del mercato, puntando su prodotti a maggior valore aggiunto, che garantiscono un prezzo remunerativo agli agricoltori. I dati con oltre 5 mila aziende censite evidenziano il dinamismo e la vitalità del biologico che la Regione sostiene e promuove: è infatti uno dei settori al centro del Programma di sviluppo rurale 2014-2020, sul quale abbiamo già stanziato aiuti diretti per 120 milioni di euro. Tra gli interventi finanziati alle aziende biologiche ci sono anche formazione e informazione, investimenti aziendali e di filiera, progetti di ricerca e sperimentazione (attraverso i Gruppi operativi per l’innovazione, GOI, che coinvolgono tutti gli attori della filiera). L’impulso al settore rappresentato dal bando 2016 del Psr 2014-2020, che ha fatto registrare una grande adesione di nuovi agricoltori biologici, ha avuto un effetto volano per le imprese agricole e agroalimentari regionali. Infatti, da febbraio 2016 a oggi (settembre 2017), si sono registrate ben 688 nuove aziende agricole biologiche (360 nel 2016 e 328 nel 2017) con una nuova superficie convertita che supera i 20mila ettari. Questi imprenditori potranno accedere al sostegno previsto dal Psr con il bando in uscita a fine 2017, ma hanno già scommesso sul futuro del settore, anticipando i costi della conversione delle proprie aziende.