Nadia Rossi ai sindaci della Valmarecchia: “Sanità e Montagna, le proposte del Pd e dell’Emilia-Romagna sono sul tavolo del Governo”
I Sindaci della Valmarecchia che hanno incontrato la candidata di destra alle regionali Ugolini, forse dovrebbero schiarirsi le idee e iniziare a rivolgersi al governo di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia per chiedere più servizi e attenzione per la montagna, a partire dalle infrastrutture. Perché la Regione Emilia-Romagna e la maggioranza che la guida, di centro-sinistra, in quest’ultimo anno solare ha presentato e approvato due importanti leggi di iniziativa di noi Consiglieri da proporre alle Camere del Parlamento. E non è un caso che ruotino attorno ai due punti che i sindaci della Valmarecchia sottolineano come gravemente problematici per le proprie comunità: la sanità e il contrasto allo spopolamento della montagna.
Con la prima, infatti, chiediamo livelli di finanziamento statali ai servizi sanitari regionali adeguati agli standard europei. Perché come ha rimarcato lo stesso Ministro Schillaci (di destra ovviamente) la sanità pubblica italiana é gravemente sotto finanziata e non può che implodere a favore di quella privata, di fatto accessibile solo a chi può permettersela e che sicuramente non ha particolare interesse nelle aree meno popolate della montagna.
La seconda legge regionale chiede al Parlamento di intervenire sulla fiscalità della montagna, con l’obiettivo di fare risparmiare migliaia di euro alle piccole e medie imprese montane con agevolazioni fiscali e contributive, ma anche attraverso il credito d’imposta per chi si trasferisce nelle aree di montagna o vi acquista casa, in particolare per il personale sanitario e docente; e poi la deduzione totale delle tasse scolastiche e del trasporto pubblico locale, nonché il rimborso integrale dell’importo derivante dall’IMU dal 2025 al 2034 per rafforzare le finanze comunali. Misure concrete, perché pensiamo che una politica fiscale vantaggiosa possa incoraggiare la permanenza dei residenti e anche l’arrivo di nuovi residenti, compresi giovani e famiglie. Quelle famiglie che abbiamo inoltre attivamente sostenuto anche con un bando regionale per l’acquisto della casa in quegli stessi territori.
Queste iniziative, però, sono state respinte dal centrodestra emiliano-romagnolo che continua a sostenere la montagna e i suoi abitanti solo a parole: il caso della nuova Marecchiese è uno di questi, nonostante le parole di Bignami. Nei fatti, invece, la destra non fa nulla che sconfessi l’operato dei suoi capibastone a Roma e al Governo. E gli appelli a una candidata che si dice civica ma appare evidentemente diretta dai partiti che sostengono il Governo Meloni sono specchietti per le allodole da rispolverare in campagna elettorale. Un periodo, si sa, in cui è facile promettere senza sentirsi poi in obbligo di mantenere gli impegni presi.