Economia urbana: oltre 2,6 milioni di euro nel riminese per il rilancio di bar, ristoranti e discoteche

Nadia Rossi (Pd): “Dalla Regione azioni concrete per sostenere il commercio e le imprese locali”

Il commercio cambia, le esigenze evolvono ed è giusto che anche gli strumenti vengano adeguati ai tempi. Ecco perché l’Emilia-Romagna continua a investire nella riqualificazione e innovazione del commercio locale, con particolare attenzione ai bar, ristoranti, discoteche e locali emiliano-romagnoli. La Regione, grazie anche a fondi europei, ha aumentato le risorse disponibili a 13,5 milioni di euro, finanziando tutti i 326 progetti ammessi a contributo, generando un investimento complessivo di oltre 32,8 milioni di euro.

La vicepresidente della Commissione Territorio in Regione Emilia-Romagna, Nadia Rossi, sottolinea l’importanza di questo intervento: “Il nostro impegno a sostegno delle imprese locali, avviato già durante la crisi del Covid, continua con determinazione. I fondi stanziati permetteranno alle attività della Riviera Romagnola di crescere e innovarsi, garantendo una ripresa robusta e sostenibile.”

In provincia di Rimini arriveranno 2.614.248,64 euro di contributo regionale per 59 progetti ammessi, il numero più alto di tutta la Regione. Di questi, 15 sono destinati a imprese femminili.

“Con l’apertura del bando si era registrato un boom di richieste nel riminese e sono fiera che l’impegno messo in campo in Regione possa sostenere le imprese locali, con un’attenzione particolare alle attività alluvionate ma anche a quelle giovanili e femminili, che costituiscono una parte vitale della nostra economia. – spiega la dem Rossi – Rigenerare il commercio è fondamentale anche in chiave turistica, poiché un commercio di qualità incide tanto quanto la ricettività e l’offerta culturale e gastronomica. Grazie alla Legge sull’Economia Urbana anche Rimini potrà migliorarsi così come le nostre imprese potranno crescere ed essere al passo coi tempi. Questa è l’ennesima dimostrazione che il nostro impegno in Regione non è solo a parole, ma si traduce in azioni concrete.”

Tra i progetti selezionati complessivamente, quelli di bar e ristoranti rappresentano il 57%, seguiti dalle attività di commercio al dettaglio con caratteristiche di vicinato. Le imprese femminili costituiscono il 23,3% dei progetti e le imprese giovanili una quota del 6,4%.

Gli interventi dovranno essere completati entro giugno 2025 e i contributi copriranno dal 40 al 60% dei costi sostenuti. “L’approccio sistemico di questa legge rende possibile una rigenerazione totale delle nostre città e del nostro entroterra,” conclude Rossi.

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