Ex colonie e riqualificazione, la nota della vicepresidente della Commissione regionale Territorio e Ambiente Nadia Rossi
Entro la fine di giugno l’Assemblea Legislativa voterà per il progetto della ex colonia Enel di Marebello a Rimini, che sarà demolita: al suo posto sarà realizzata una piazza verde e servizi integrati al Parco del Mare.Questo è il primo progetto che riguarda una delle ex colonie – 250 in appena 70km di costa romagnola, due terzi delle quali abbandonate – che nei decenni passati hanno accolto migliaia di bambini e comitive in vacanza al mare. Ma le abitudini cambiano e gli spazi, così come le dinamiche dell’industria del turismo, vanno necessariamente ripensati.Con i colleghi della Commissione regionale Territorio e Ambiente riunitasi ieri a Rimini, di cui sono Vicepresidente, abbiamo approfondito la questione direttamente con i Sindaci, le voci più autorevoli per comprendere la necessità di una riqualificazione e di un alleggerimento dei vincoli normativi e burocratici per compierla. Ma anche in loco, visitando diverse ex colonie della Romagna, realtà che personalmente conosco bene e che hanno potuto vedere dal vivo anche tutti i consiglieri regionali presenti. Dopo le azioni messe in campo in questi anni a sostegno dell’industria turistica a partire dai bandi per la ristrutturazione delle strutture alberghiere o quello dedicato ai water front, la Regione Emilia-Romagna lavorerà all’obiettivo delle ex colonie. La prossima legislatura dovrà partire da qui, per stare al passo con le abitudini che cambiano anche in tema turistico ed esser sempre più competitivi, tenendo ben presenti anche i fattori ambientali legati alle infrastrutture e alla mobilità.Gli uffici tecnici della Regione sono già al lavoro per rivedere il piano territoriale e paesaggistico – entro cui si iscrivono i singoli PUG comunali – al fine di affrontare la questione della riqualificazione urbana, commerciale, economica e ambientale in modo trasversale e completo.