Microbirrifici, l’Emilia-Romagna valorizza e promuove le realtà regionali. Via libera all’unanimità alla legge regionale
Nadia Rossi (Pd): “Sosteniamo l’intera filiera del territorio, dalla produzione agricola fino al consumatore, l’occupazione giovanile e la qualità dei prodotti made in Emilia-Romagna”
Ad oggi sono un centinaio in Emilia-Romagna. I microbirrifici artigianali, che si distinguono rispetto alle grandi aziende produttrici per la continua ricerca di unicità e riconoscibilità del prodotto, sono al centro della legge di iniziativa bipartisan approvata all’unanimità in Assemblea Legislativa regionale.
“Si tratta di un prodotto che possiamo definire giovane – commenta la consigliera regionale dem Nadia Rossi. – In Italia le origini del movimento dei birrifici agricoli e artigianali si manifesta alla fine degli anni Novanta, poi però ha messo l’acceleratore: l’Italia oggi è il quarto produttore mondiale di birra artigianale, dopo USA, Gran Bretagna e Francia. Le regioni leader nel nostro Paese sono l’Emilia-Romagna, la Lombardia, il Veneto e il Piemonte. In Emilia-Romagna, stando ai dati contenuti nella “GuidaOnLine ai Microbirrifici d’Italia” realizzata da Beverfood, le aziende che producevano birre artigianali attive nel 2020 erano ben 96, di cui 14 nel solo riminese. Ecco perché con questa legge regionale puntiamo a sostenere i microbirrifici della nostra regione, promuovendo l’occupazione giovanile e valorizzando la qualità dei nostri prodotti artigianali e agricoli. Come Regione miriamo a dare una risposta operativa e concreta ad un settore che ha bisogno di riconoscimento, valorizzazione e sostegno.” Una legge, composta da 13 articoli, con cui la Regione Emilia-Romagna si impegna a sostenere l’intera filiera brassicola regionale, dalla produzione agricola al consumatore, mettendo regole chiare a tutela della qualità del prodotto, valorizzando i microbirrifici artigianali locali, il turismo brassicolo e qualificando le competenze professionali.
“Siamo partiti dal considerare alcune caratteristiche di questo settore produttivo. A produrre e commerciare birra sono per lo più giovani imprenditori che utilizzano prodotti locali e valorizzano le tradizioni artigianali e agricole emiliano-romagnole. La nuova legge ha l’obiettivo di creare opportunità non solo in termini economici, ma anche occupazionali e sociali di presidio per le comunità. La maggior parte dei microbirrifici della nostra Regione sorge in zone decentrate o collinari – continua Rossi, che conclude – Questo testo è un’opportunità di crescita e sviluppo di un settore in espansione, che ha solide radici sul nostro territorio.”