Salute mentale: dal 2024 il servizio di supporto psicologico sarà attivato nelle Case della Comunità dell’Emilia-Romagna
Soddisfatta la Consigliera regionale Pd Nadia Rossi: “Anche questa volta l’Emilia-Romagna si dimostra in prima linea sulla sanità”
“Dal 2024 il servizio di supporto psicologico sarà attivato nelle Case della Comunità dell’Emilia-Romagna. Lo avevo chiesto con un atto approvato a larga maggioranza in Commissione Sanità negli scorsi giorni, dove si sottolineava l’importanza di parlare di salute mentale senza smettere di farlo, partendo proprio dalla richiesta di più risorse al Governo e un impegno sul benessere psicologico a livello nazionale”. Lo richiama la consigliera regionale Nadia Rossi.
“Sono orgogliosa – dichiara la consigliera Pd – che anche questa volta l’Emilia-Romagna sia in prima linea, passando dalle parole ai fatti e agendo rapidamente per garantire più servizi ai cittadini. La salute mentale è salute a tutti gli effetti, una componente fondamentale del benessere delle persone, non un tema residuale. Lo stiamo dicendo da tempo, combattendo i tabù che ancora ci sono, anche se le persone, soprattutto giovani, sono sempre più consapevoli e aperte”.
“Ora – prosegue Rossi – serve un impegno collettivo per garantire l’accesso ad un percorso terapeutico anche a chi non può permetterselo e personalmente ho portato avanti questo tema in Regione e in Assemblea legislativa. Oggi sono quindi particolarmente soddisfatta di poter commentare la notizia che fa seguito alle linee guida approvate dalla Giunta regionale, dando particolare rilievo al tema della formazione dei professionisti. Non ci si limiterà infatti a individuare i cosiddetti psicologi di comunità, ma si costruirà una rete di professionisti formati, dai medici di medicina generale agli infermieri, dagli assistenti sociali ai pediatri, in grado di cogliere i segnali che richiedono la necessità di cura della mente oltre che del corpo. È un primo e fondamentale passo per muoverci verso servizi sempre più integrati a sostegno di chi ha bisogno. Mi auguro che questo passo porti con sé l’accelerazione del percorso che a livello nazionale, insieme all’ordine degli psicologi e a tutti i soggetti coinvolti, si sta seguendo per giungere a una legge nazionale che veda il riconoscimento della psicologia e della psicoterapia tra i servizi essenziali da garantire alle persone. Investendo sulla sanità pubblica, senza tagliare sui diritti”.