Nadia Rossi (Pd): “Parliamo di salute mentale e non smettiamo di farlo”
Approvata a larga maggioranza la risoluzione della consigliera regionale Nadia Rossi per chiedere più risorse e un impegno a livello nazionale
“Parliamo di salute mentale e non smettiamo di farlo” attacca così Nadia Rossi, consigliera regionale dem. “Di fianco a quello fisico, infatti, il benessere psicologico sta finalmente emergendo come un diritto che ci riguarda tutti. La salute mentale è salute, e la politica e le istituzioni devono farsi carico di questa tematica che oggi ho portato in discussione in Commissione regionale Sanità con una risoluzione che ha raccolto il voto positivo della larga maggioranza dei gruppi politici, fatta eccezione per Fratelli d’Italia. Ci è voluta una pandemia, con gli strascichi che ha lasciato soprattutto tra i più giovani, a portare al centro del dibattito pubblico la domanda di benessere psicologico. E accanto all’abbattimento del tabù c’è un altro problema, quello principale per cui un italiano su 4 che vuole intraprendere un percorso psicologico con un terapeuta: quello di tipo economico. Sono in pochi infatti a poterselo permettere”.
“A livello nazionale nel febbraio 2022, con la Conversione in legge del Decreto Milleproroghe, è stato introdotto il “bonus psicologo” da 10 milioni di euro, diventati poi 25 milioni per lo stesso anno. Con la Legge di Bilancio nazionale 2023, il “bonus psicologo” è diventato permanente con un aumento dell’importo massimo erogabile da 600 a 1.500 euro tramite il portale INPS. Tuttavia, la platea dei destinatari si è ridotta notevolmente nel 2023 a causa della diminuzione delle risorse disponibili, con solo 5 milioni di euro stanziati, diventati 10 milioni a dicembre 2023 a seguito di sollecitazione popolare attraverso una raccolta firme nazionale e 8 milioni di euro a partire dal 2024″ continua Rossi “Il restringimento dell’operatività della misura non è indifferente, visto che già nel 2022 era stato possibile accogliere solo il 10% delle domande pervenute, circa 40 mila persone a fronte di quasi 400 mila richieste, 30 mila solo nella Regione Emilia-Romagna. E nella discussione in corso riguardante la manovra di Bilancio dello Stato si sta delineando uno stanziamento di risorse intorno ai cinque milioni di euro, del tutto insufficienti rispetto ai bisogni evidenziati. Cogliamo però la volontà di tutto l’arco politico nazionale di spingere nella direzione di una maggiore attenzione al tema: alla Camera dei Deputati sono pervenute quest’anno diverse proposte di legge bipartisan con la finalità di istituire il servizio di psicologia di assistenza primaria, articolato a livello di distretto sanitario, su tutto il territorio nazionale. Ora siano approvate” incalza la consigliera dem.
“In Emilia-Romagna abbiamo già le Linee d’indirizzo che stabiliscono la volontà di garantire l’attività degli psicologi all’interno delle Case di Comunità o dei Nuclei di Cure Primarie, in modo da dare al paziente un’assistenza integrata con quella fornita dagli altri specialisti. Con questa risoluzione diamo un segnale politico forte dalla nostra Regione per chiedere più risorse al Governo e una migliore organizzazione per garantire maggiori sforzi sul tema della salute mentale e del benessere psicologico alla portata di tutti” conclude Nadia Rossi.