Salute mentale, presentato in Regione il servizio “Vivere meglio” per la Romagna alluvionata
Nadia Rossi: “Sia un seme per far crescere la consapevolezza che la salute mentale è salute a tutti gli effetti”
Nella seduta odierna della Commissione Sanità congiunta alla Commissione Territorio in Regione Emilia-Romagna si è parlato di salute mentale. Il Presidente dell’Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna Gabriele Raimondi insieme alla Vice Presidente Luana Valletta ha infatti presentato “Vivere meglio”, il servizio di supporto psicologico dedicato alla Romagna alluvionata e a tutti coloro che dopo la tragedia che li ha colpiti, si sono sentiti e si sentono in difficoltà. “Dopo un evento così drammatico succede di provare disturbi da panico, stress post traumatico, disturbi del sonno, ansia. Noi vogliamo dire a queste persone che non sono sole e possono chiedere aiuto ai professionisti” commenta Nadia Rossi, vicepresidente della Commissione Territorio. “È il momento di abbattere i tabù sulla salute mentale, che è a tutti gli effetti salute. Ancora troppo spesso si respinge il supporto psicologico perché non tutti hanno la percezione chiara di un servizio che può aiutare le persone a stare meglio, senza essere additate come “malate di mente”. E poi c’è il tema economico: non tutti si possono permettere di sostenere la spesa di un percorso con un professionista. Mi sono confrontata con il Dottor Raimondi dopo la pandemia, che ha fatto esplodere un bisogno che ovviamente già c’era. Su questo la Regione Emilia-Romagna è stata fiore all’occhiello per sensibilità e servizi. A luglio 2021 sono state aggiornate le nuove linee di indirizzo regionali per le Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna, un documento messo a punto insieme alle Ausl e con il contributo dell’Ordine regionale degli psicologi, che fornisce indicazioni sull’organizzazione dell’area di psicologia clinica e di comunità. E qui in Regione abbiamo discusso più volte di questi temi, in primis della figura dello psicologo di base da inserire nelle Case di Comunità sui territori. Aggiungo che abbiamo approvato da poco una legge che chiede fondi al Governo per la sanità, e la salute mentale è un elemento centrale nel diritto alla salute dei cittadini. Le persone iniziano ad essere più sensibili su questi aspetti: a inizio 2022 era stata lanciata una raccolta firme su Change.org per l’accessibilità al servizio psicologico, e anche in questi giorni con una nuova mobilitazione che ha raccolto centinaia di migliaia di firme in breve tempo si chiede al Governo di non tagliare fondi per il “bonus psicologo” come invece ha annunciato. I 25 milioni di euro nel bilancio dello scorso anno, che hanno permesso a 40 mila persone di accedere al supporto psicologico, a fronte di 400 mila richieste, vedrà infatti un taglio drastico a soli 5 milioni di euro. Significa che se va bene saranno circa 8 mila le persone a poterne usufruire, per capirci neanche sufficienti per coprire le richieste di chi vive in Emilia-Romagna. La Presidente Meloni si dice a favore dei giovani e delle famiglie, ma poi taglia sui servizi essenziali per il loro benessere. Dal canto mio ho presentato una risoluzione proprio su questi temi in Regione che mi auguro venga approvata presto e all’unanimità: perché sulla salute mentale così come sulla salute in generale non dovrebbe esserci colore politico. E visto che conoscere significa averne meno paura, mi auguro che il progetto “Vivere meglio” rivolto ai territori alluvionati possa diventare strutturale, come un seme di consapevolezza per il futuro.