Rimini e Romagna candidate a Capitale italiana della Cultura 2026, Nadia Rossi presenta un atto in Regione per continuare a sostenerne il percorso

La consigliera dem: “Un’occasione per valorizzare e sostenere il nostro territorio e la sua cultura, ripartendo dal post alluvione”

“Incentivare, di concerto con gli enti territoriali, la promozione del territorio romagnolo all’interno dell’offerta di Rimini Romagna Capitale italiana della Cultura 2026, al fine di valorizzare al massimo l’immenso patrimonio culturale presente e diffondere le ricadute positive dell’evento su tutto il territorio. Continuare a sostenere in tutte le sedi opportune la candidatura di Rimini e della Romagna quale Capitale italiana della Cultura per il 2026.” Sono questi gli impegni presentati alla Giunta regionale dell’Emilia-Romagna dalla Consigliera regionale Pd Nadia Rossi. “Un segnale importante nel solco di un percorso culturale e strategico che Rimini ha intrapreso dapprima in autonomia, poi con il sostegno e la partecipazione di Cesena, Forlì, Ravenna, Lugo, Faenza e di tutto il territorio romagnolo, nonché della Regione. Diventare Capitale italiana della Cultura può essere un’occasione di rinascita collettiva per tutte quelle terre fortemente unite da storia e prospettive, già consolidate da progetti come Romagna Next, che sono state duramente colpite dall’alluvione del maggio scorso.” Lo ha raccontato il Sole24Ore negli scorsi mesi. Il riconoscimento di Capitale italiana della Cultura è un impulso per la crescita economica e la valorizzazione del territorio. Numeri alla mano, quelli di Bergamo Brescia e di Procida ad esempio, i visitatori raddoppiano, le imprese lavorano al 40% in più. “Per non parlare della larga partecipazione dei cittadini e dell’entusiasmo che un percorso come questo può risvegliare, per andare ad unire l’entroterra, il mare, la storia, i tesori gastronomici e naturalistici della Romagna. Che poi indirettamente significa combattere lo spopolamento, dare nuove opportunità ai giovani, creare valore umano sui territori. Per questo e per tanti altri motivi non si possono che sostenere Rimini e la Romagna in questa avventura.” conclude Rossi.

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