Celiachia, dall’Emilia-Romagna la richiesta di utilizzare i buoni per l’acquisto di prodotti anche fuori dalla propria regione di appartenenza
Nadia Rossi (Pd): “Nell’era della digitalizzazione, basta uniformare i servizi informatici per consentire a studenti, turisti e lavoratori extra regione di comprare prodotti gluten free con i buoni mensili”
“Per chi studia lontano da casa, per chi viaggia per lavoro o turismo, l’acquisto di generi alimentari gluten free dovrà essere più semplice”. È questa l’indicazione che arriva dall’Emilia-Romagna, dove è stata approvata una risoluzione della maggioranza di centro-sinistra. “I celiaci, qualora domiciliati in una regione diversa da quella di residenza, grazie all’implementazione dei servizi informatici, devono poter spendere i buoni per prodotti senza glutine ovunque” commenta la consigliera dem Nadia Rossi.
“In Emilia-Romagna si possono comprare prodotti gluten free in farmacie e negozi convenzionati che accettano i buoni, prima cartacei, ora caricati direttamente sulla tessera sanitaria, che spettano ai celiaci. Attualmente, però, i celiaci emiliano-romagnoli domiciliati in altre regioni o i residenti fuori regione ma che sono in Emilia-Romagna per studio, in viaggio di lavoro o in vacanza, non possono acquistare nulla visto che il budget mensile che gli spetta può essere utilizzato solo nella regione di emissione dei buoni. Serve un intervento unitario” spiega la consigliera regionale.
“Basterebbe uniformare i sistemi informatici di tutte le regioni per poter ovviare a questo problema, come ad altri. Nell’era della digitalizzazione e del fascicolo sanitario elettronico, è opportuno rafforzare i sistemi che consentono ai cittadini di godere di un proprio diritto. Me ne ero già occupata in passato, per ottenere un’implementazione dell’utilizzo del FSE e dell’inserimento delle visite specialistiche sostenute fuori regione. Lavoriamo in quella direzione anche per i celiaci” conclude Nadia Rossi.