Poste Italiane, Nadia Rossi: “Gli addetti alle pulizie della ditta appaltatrice vanno tutelati”
Dopo la denuncia dei mancati pagamenti degli stipendi, la consigliera regionale Pd porta il caso dei dipendenti di Nuova Idea Srl in Regione
Ancora una volta i dipendenti di Nuova Idea Srl, la ditta che ha in appalto i lavori di pulizia degli uffici di Poste Italiane delle province di Rimini, Forlì, Cesena, Ferrara e Ravenna, hanno scioperato per denunciare la situazione grave in cui versano. Da ottobre infatti, i circa cinquanta occupati nelle province romagnole, quasi tutte donne, non ricevono lo stipendio. A novembre è stato accreditato ai dipendenti della ditta di pulizie quello di ottobre, successivamente sono stati sospesi i pagamenti, tuttora mancanti, per novembre, dicembre e la tredicesima mensilità.
“Un Natale poco sereno” commenta la consigliera regionale Nadia Rossi, che continua “La gravità della situazione è anche dovuta al fatto che non è la prima volta che questo si verifica. Dal 2017, anno dell’assegnazione dell’appalto da Poste italiane a Nuova Idea Srl ad oggi, la ditta è salita tutti gli anni agli onori delle cronache per dilazioni di mesi nella corresponsione degli stipendi, reiterando pertanto negli anni il medesimo comportamento lesivo dei diritti di lavoratrici e lavoratori. Io stessa me ne ero già occupata nel 2019. Ad oggi Poste Italiane, anche a seguito degli scioperi, non pare volersi assumere alcuna responsabilità. È vero che il contratto di appalto scaduto nel 2021 e prorogato fino al 31 gennaio 2023 è nuovamente in scadenza, ma è anche vero che in caso di situazioni come questa, il committente, in questo caso Poste, può rispondere in solido a Nuova Idea Srl.”
È evidente che il problema dei lavoratori privati che prestano servizio presso enti pubblici va affrontato a tutto tondo e a livelli più alti di quelli della Regione. “Ma come Consigliera” prosegue Rossi “voglio rivolgermi alla Regione Emilia-Romagna per sapere se essa possa ossa rivestire un ruolo attivo nella ricerca di una soluzione alla situazione in cui versano i dipendenti di Nuova Idea, sollecitando un intervento risolutivo da parte di quest’ultima per tutelare i diritti fondamentali di questi lavoratori, le vere vittime di tutta la vicenda”.