Mobilità, il futuro in Emilia-Romagna è green
Nadia Rossi (Pd): “Avanti con il TRC, sostegno a mobilità elettrica e ciclabile”
La programmazione triennale regionale dei trasporti 2022-2025 è stata al centro del dibattito nell’aula dell’Assemblea Legislativa. “Dopo l’approvazione del bilancio di previsione per il 2022, in Assemblea Legislativa abbiamo affrontato il nodo dei trasporti. Il PRIT 2025 è un documento strategico che traccia le linee di intervento più significative in tema di mobilità” spiega la consigliera e Vicepresidente della III Commissione regionale Territorio e Trasporti Nadia Rossi.
“Il futuro – commenta Rossi – è più green e sostenibile, puntiamo molto sulla mobilità ciclabile e su quella elettrica, sia per i privati che per il trasporto pubblico, di persone e di merci”.
“Il principale e più strategico progetto che insiste nell’area metropolitana della Costa emiliano-romagnola è quello del TRC, con la realizzazione di tre tratte in tre passaggi consequenziali: dapprima la Rimini Stazione FS-Riccione Stazione FS, già entrata in funzione con nuovi mezzi completamente elettrici; quindi la Rimini Stazione FS-Fiera di Rimini, successivamente la Riccione Stazione FS-Cattolica. La prima tratta ha un valore complessivo di 92 milioni, la seconda, già finanziata, di 49 milioni. A queste tratte si aggiunge la componente ferroviaria del trasporto rapido costiero sulla linea Ravenna-Rimini, opportunamente potenziata e ristrutturata con 105 milioni da investire sull’infrastruttura e altri 100 per la graduale soppressione dei passaggi a livello sulla linea” richiama la consigliera Pd riminese.
“L’obiettivo strategico della Regione Emilia-Romagna è quello di dotare progressivamente l’intera dorsale della costa di un Trasporto Rapido Costiero, da Cattolica a Comacchio, in connessione con la rete della mobilità regionale e nazionale. Il mio auspicio – aggiunge – è che si prolunghi il Metromare per una quarta tratta funzionale dalla Fiera di Rimini fino a Santarcangelo di Romagna. Un strumento per avvicinare in modo sostenibile l’intera Valmarecchia al capoluogo di provincia, agevolando gli spostamenti verso la costa e viceversa ed il decentramento e la fruizione dei servizi. Sarebbe importante per cittadini e turisti che si spostano tra la Riviera e l’entroterra romagnolo”.