Giornata mondiale contro l’Aids, Nadia Rossi: “Non spegniamo la luce sulle infezioni da Hiv”
Il trend dei contagi in Italia e in Regione continua a scendere, “ma restano troppe le diagnosi tardive. È importante informare, sensibilizzare e combattere i tabù. Dedicate 20 minuti del vostro tempo a voi stessi e fate il test”
In Emilia-Romagna, nel corso del 2020, sono state registrate 140 nuove diagnosi di infezioni da Hiv a fronte delle 211 dell’anno precedente. In generale nel periodo 2006-2020 l’incidenza media è risultata di 7,2 casi per 100.000 abitanti mentre nell’ultimo anno il dato è di 3,1 casi ogni 100.000 abitanti. Stando ai dati diffusi dall’Ausl Romagna, sul nostro territorio e a livello nazionale i trend coincidono, considerando una graduale riduzione dei casi dal 2010 al 2019 e poi una netta riduzione nel 2020, quando a livello di Area vasta si sono registrate 50 nuove diagnosi.
Questo trend positivo è incoraggiante, ma non deve indurci a spegnere i riflettori su un virus con cui ormai conviviamo da decenni e che ancora sottovalutiamo. Preoccupa infatti che la maggior parte delle nuove diagnosi arrivino in fase tardiva perché è ancora dilagante la poca consapevolezza sui rischi che si corrono e sulle misure di prevenzione da adottare.
Servono più diagnosi precoci e l’impegno da parte di tutti nel contrastare pregiudizi e stereotipi che ancora ci sono. Sono trascorsi 30 anni da quando il 1° dicembre 1991 l’immunologo Ferdinando Aiuti baciò la giovanissima Rosaria Iardino, sieropositiva e da allora attivista e giornalista: un gesto che coinvolse l’opinione pubblica e divenne simbolico per la lotta ai tabù ed alla disinformazione sull’Hiv. Da allora le cose sono cambiate, ma serve continuare ad investire nella divulgazione di informazioni sulla prevenzione e sui rischi dell’infezione. A sensibilizzare la popolazione anche con iniziative come quella denominata “Mi Amo, Vi Amo. Faccio il test”, un invito a sottoporsi al test Hiv in modo semplice, anonimo e gratuito. Perché fare il test significa proteggere sé stessi e gli altri con l’accesso alla terapia e l’interruzione della trasmissione del virus. In occasione della Giornata mondiale contro l’Aids, a Rimini invito tutti a recarsi all’ambulatorio Malattie infettivi dell’Ospedale Infermi o al Ser.T. ed investire 20 minuti del proprio tempo per amare sé stessi e gli altri. In sicurezza.