Nadia Rossi (PD): “Diritti, parliamone ogni giorno e in ogni luogo. Prossimo appuntamento, domani a Rimini con Alessandro Zan”
La Repubblica di San Marino ha compiuto uno storico passo avanti in tema di diritti. Il referendum sulla depenalizzazione dell’aborto ha avuto un esito plebiscitario: hanno votato per il Sì il 77,3 per cento degli elettori, eliminando dall’ordinamento un reato che limitava le donne e la loro libertà di scelta in uno Stato così vicino e legato al nostro. Una battaglia portata avanti in primis da Unione Donne Sammarinesi, un gruppo di cui ho conosciuto la determinazione e che ringrazio perché questa è una vittoria per tutti, donne e uomini.
Nello stesso giorno, in Svizzera, il referendum sui matrimoni gay è passato con il 64% dei consensi: la Svizzera andrà così ad affiancarsi a tutti quei paesi che equiparano l’unione tra persone dello stesso sesso a quella tra coppie di sesso diverso. Un traguardo a cui l’Italia non è ancora arrivata, ma a cui si è avvicinata 5 anni fa grazie alla legge Cirinnà che ha introdotto le unioni civili tra persone maggiorenni migliorando la vita di tanti italiani.
Un percorso verso un ampliamento dei diritti che nel nostro Paese procede ancora troppo a rilento, come dimostrano le polemiche e le strumentalizzazioni che stanno accompagnando il dibattito sul ddl Zan, disegno di legge promosso per contrastare l’omotransfobia. Sono grata ad Alessandro Zan per la battaglia che sta portando avanti in Parlamento ma anche e soprattutto in pubblico, sui social, nei territori e tra le persone, i luoghi in cui ormai la politica corre più velocemente, soprattutto tra i giovani. Martedì 28 settembre l’On. Zan sarà a Rimini alla presenza di Elly Schlein per parlare del suo libro “Senza paura” intervistato da AnnaMaria Barilari, componente della segreteria provinciale del Pd e candidata al consiglio comunale. Un’occasione anche per raccontare ciò che stiamo portando avanti in Emilia-Romagna nella battaglia per i diritti e contro l’odio omotransfobico. Penso alle 39 ore ininterrotte di discussione in aula che sono servite nel 2019 per approvare la legge regionale contro le discriminazioni e le violenze di genere, davanti ai 1800 emendamenti proposti dalla destra. Noi ci siamo, io ci sono e di diritti bisogna continuare a parlare ogni giorno, in ogni luogo, insieme.
Foto Michele Lapini