Pari Opportunità, bando della Regione Emilia-Romagna per formazione e politiche di welfare
Nadia Rossi (Pd): “In Emilia-Romagna vogliamo ripartire con idee nuove a sostegno dell’occupazione e della qualità della vita delle donne”
“La pandemia ha avuto fortissime ripercussioni sull’occupazione femminile. Basti pensare che tra marzo e giugno 2020, su oltre 37.000 posizioni dipendenti perse, in Emilia-Romagna, il 60% sono state femminili. La Regione, ben consapevole di tutto questo e forte di politiche rivolte in particolare al sostegno del lavoro e dei servizi di welfare che consentono la conciliazione dei tempi di vita, ha pubblicato un nuovo bando per le pari opportunità. Un passaggio che va letto anche alla luce del forte impegno dichiarato in fase di stesura del nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima, che mette le donne e i giovani al centro delle politiche per la ripartenza economica dell’Emilia-Romagna” riporta la consigliera regionale Pd Nadia Rossi. A disposizione ci sono in totale 1,9 milioni di euro per il biennio 2021-22.
Il bando è dedicato da un lato a progetti di formazione e consulenza, con l’obiettivo di valorizzare e rafforzare le competenze femminili anche al fine di favorire l’inserimento lavorativo di donne a rischio di fragilità sociale. Dall’altro lato, a interventi sul fronte del welfare per un’organizzazione più flessibile del mondo del lavoro.
“Si tratta di un bando molto innovativo – commenta Rossi – che punta ad avviare progetti pilota per l’avvio di servizi aziendali e interaziendali di lavanderia/stireria, disbrigo delle pratiche burocratiche, car-pooling e car-sharing, spazi di lavoro condivisi o forme di smart working e telelavoro. La nostra Regione non vuole superare la crisi della pandemia semplicemente tornando alla fase pre-Covid, ma guarda avanti, valorizzando quelle idee che sono davvero a sostegno della conciliazione dei tempi di cura domestica e familiare con quelli di lavoro. L’Emilia-Romagna vanta da sempre ottime performance in tema di occupazione femminile e politiche di welfare familiare, ma ancora non è sufficiente: questi bandi dimostrano che vogliamo e possiamo fare ancora di più”.