Ex OGR, Nadia Rossi (Pd) chiede si salvare gli stabilimenti di Rimini e Bologna
La Commissione Politiche Economiche in Regione approva la risoluzione ERC-Pd per fare pressioni su Trenitalia“
Il Governo intervenga sui vertici di Trenitalia per garantire il futuro industriale e occupazionale per le lavoratrici e i lavoratori delle Officine di manutenzione di Bologna e di Rimini” a chiederlo è Nadia Rossi, consigliera regionale Riminese che da tempo è impegnata per dare un nuovo futuro all’ex OGR.
“In questi mesi – spiega la consigliera Pd – ho raccolto le sollecitazioni di chi è preoccupato per il futuro dell’Officina Manutenzione Ciclica Locomotive che ha sede a Rimini e che insieme all’analogo stabilimento di Bologna fa riferimento alla sezione manutenzione rotabili del Gruppo Ferrovie dello Stato. Il 2020 non ha visto commissionare le attività di manutenzione dei rotabili Trenitalia allo stabilimento di Rimini, così come previsto dai tre accordi per il rilancio siglati da Sindacati e Ferrovie dello Stato nel triennio appena passato e finalizzati al rilancio dei due siti”.
“Per l’OMCL di Rimini era prevista l’introduzione di nuovi turni con maggiore disponibilità oraria a fronte della trasformazione dell’impianto da parte del Gruppo finalizzata a manutenere treni che fossero sempre di ultima generazione. A dicembre 2020 l’Assessore Vincenzo Colla aveva convocato un tavolo con azienda, sindacati e le amministrazioni locali di Bologna e Rimini chiedendo ai vertici di Trenitalia il mantenimento degli impegni previsti dall’accordo in relazione agli investimenti, che devono essere confermati perché indispensabili per garantire un futuro industriale e occupazionale ai due siti. Colla aveva fatto un passo in più, richiedendo la conferma di quell’impegno rispetto a un Tavolo nazionale specifico sul tema. Ma siamo fermi” – è l’amara constatazione di Nadia Rossi.
“Le ex OGR tuttavia sono strategiche, considerata la necessità di investire con più forza nel trasporto pubblico su ferro e di conseguenza nella sua manutenzione ordinaria e straordinaria. Per questo avevo siglato un documento politico di cui sono primi firmatari i colleghi consiglieri Igor Taruffi e Federico Amico di Emilia-Romagna Coraggiosa per chiedere alla Regione continuare a sollecitare il rispetto degli accordi e il futuro industriale e occupazionale delle ex OGR di Rimini e Bologna. L’atto, una risoluzione, è stato approvato all’unanimità in Commissione regionale Politiche Economiche”.