Donne: lavoro, welfare e New Deal
Siamo alle porte di un grande cambiamento storico: dopo questa crisi ci sarà un periodo ricco di sfide, dall’ambiente al lavoro, dalla povertà all’uguaglianza, e dovremo lavorare con serietà agli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile del pianeta. Ora più che mai serve quindi un Women New Deal a livello nazionale e regionale, che parta dal contrasto alla violenza di genere – fisica, economica, sociale – e si muova verso l’inclusione delle donne in una comunità finalmente progressista, democratica ed unita.
Le donne vogliono partecipare alla crescita del territorio, essere motori dell’innovazione sociale della Regione e del Paese, vedere ridotto il loro gender gap retributivo. Vogliono un futuro declinato al femminile ed al plurale, in cui si parli di lavoro, ricerca, infrastrutture, scienza e sviluppo sostenibile: ne hanno già discusso la vicepresidente Elly Schlein, l’assessora alle Pari opportunità Barbara Lori e l’assessora alla Scuola, università e ricerca Paola Salomoni, avanzando proposte riguardo al sostegno regionale per le micro e piccole imprese femminili ed al potenziamento della promozione della formazione STEM per le ragazze. Mi unisco a questo progetto: come Emilia-Romagna continueremo a lavorare per creare maggiore parità ed inclusione, cogliendo al volo le opportunità di inserimento delle donne nel tessuto sociale del futuro.
Ma l’obiettivo deve essere condiviso: per questo auspico che nel testo della Legge di Bilancio di quest’anno, oltre alle misure già in lavorazione come gli sgravi al 100% per chi assume dipendenti donne o il Fondo per le imprese femminili sostenuto dai finanziamenti di Regioni, camere di commercio ed Unione Europea, vengano inserite a livello nazionale tutele a più ampio respiro. Vanno sviluppate strutture di welfare di prossimità per gli anziani, servizi educativi della prima infanzia per i bambini, agevolazioni per le mamme che rientrano al lavoro: anche questo è sostegno alle donne. Perché il benessere delle singole categorie è il benessere di tutti: e l’avanzamento dell’occupazione femminile è crescita del Pil, riduzione della povertà, abbattimento delle diseguaglianze. Diamo avvio ad una nuova era.