Turismo, Nadia Rossi-Pd: “Gli stagionali non sono lavoratori di serie B”
“Sicuramente nessuno di noi si aspettava di trovarsi in una situazione di questo tipo. Dobbiamo mettere in campo soluzioni inedite per affrontare una crisi inedita del nostro Paese, a partire dai lavoratori stagionali e con attenzione alla conciliazione lavoro-famiglia”. Così è intervenuta oggi la consigliera regionale Nadia Rossi, durante la seduta telematica della Commissione IV Politiche per la salute e sociali, alla quale ha partecipato anche la vicepresidente Elly Schlein.
“C’è un popolo di lavoratori stagionali legati al turismo, all’intrattenimento notturno, allo spettacolo e non solo, che vive una condizione drammatica — ha sottolineato Rossi —. Non potranno di fatto vedere più esaudita la propria condizione lavorativa. Molti avrebbero dovuto iniziare a lavorare in questi mesi, da Pasqua in avanti, ma non potranno ovviamente farlo e vedranno anche interrotta la Naspi che rappresenta un sussidio di disoccupazione. Lavoratori che quindi rimarranno presto senza alcun tipo di contributo e per i quali servono risposte. Non dobbiamo creare lavoratori di serie A e di serie B, ma garantire pari dignità economica e sociale a tutti. È necessario individuare situazioni di vulnerabilità adesso, prima che diventino fragilità future. La situazione riguarda particolarmente il riminese, da sempre culla del turismo emiliano-romagnolo e non solo. Per questo presenterò una risoluzione legata proprio alle tutele nei confronti dei lavoratori stagionali oltre a sottoscrivere altri atti del gruppo Pd che riguardano in modo particolare i lavoratori del mondo dello spettacolo, cultura e arte e che hanno spesso tipologie di contratti intermittenti, a chiamata o di altro genere ”.
Altro tema importante è quello degli affitti. “Chi infatti contava su uno stipendio stagionale, si troverà ad affrontare l’ulteriore problema del pagamento dell’affitto — aggiunge Rossi —. È fondamentale individuare una forma di sostegno anche su questo. Il bando regionale che concede contributi sugli affitti che è stato prorogato, ad oggi, servirà ai comuni per evadere prevalentemente le richieste pregresse”.
Infine il tema della conciliazione lavoro e famiglia. “È chiaro che dobbiamo fare di tutto per far si che la Regione Emilia-Romagna metta in campo politiche tali per cui non sia ancora una volta la donna a fare le spese di una diversità che non possiamo permetterci— conclude la dem riminese —. Siamo una Regione che ha raggiunto traguardi importanti nelle pari opportunità, traino anche a livello nazionale, quindi ad oggi è necessario sostenere le donne che dovranno tornare al lavoro e dovranno comunque garantire la gestione della propria famiglia. Istituiamo quindi un tavolo di lavoro insieme ai sindacati e alle associazioni di categoria, ma anche agli Ordini dei Commercialisti e Consulenti del lavoro a sostegno delle donne”.