Si rafforza l’impegno della Regione per la diagnosi precoce sull’autismo, la cura e l’inclusione: stanziati 2 milioni di euro in più, destinati ai bambini tra 0 e 6 anni, che si aggiungono al milione e mezzo con cui viene annualmente finanziato il programma regionale per l’assistenza.
Via libera alla proposta di ripartizione, per il 2019, dei fondi destinati alle Aziende sanitarie di tutta l’Emilia-Romagna: le cifre ai singoli territori.
Spente le luci blu – il colore scelto dall’Onu come simbolo dell’autismo, che da dodici anni, ogni 2 aprile, richiama la Giornata mondiale della Consapevolezza sull’autismo – la Regione prosegue e rafforza il proprio impegno nella diagnosi e nel trattamento di questo disturbo.
E lo fa mettendo a disposizione per il 2019 ulteriori 2 milioni di euro destinati alle cure dei bambini autistici più piccoli, fino a 6 anni d’età, che si sommano al milione e mezzo di euro con i quali finanzia annualmente il “Programma regionale integrato per l’assistenza alle persone con disturbo dello spettro autistico – Pria”. Con un obiettivo preciso: garantire equità, tempestività e appropriatezza della diagnosi, presa in carico e trattamento delle persone affette da patologia autistica.
La Regione Emilia Romagna approverà nei prossimi giorni l’intero pacchetto di nuove risorse rese disponibili, 2 milioni di euro, sarà suddiviso tra le Aziende sanitarie di tutto il territorio, da Piacenza a Rimini, sulla base della distribuzione della popolazione residente, al 1^ gennaio 2018, compresa tra 0 e 6 anni.
Questo ulteriore stanziamento servirà in particolare a garantire e rafforzare la precocità dalla diagnosi nei bambini e i tempi di attesa tra diagnosi ed inizio del trattamento per i più piccoli (entro i 6 anni), fissati dal programma regionale in un massimo di sessanta giorni.
Nel documento che verrà approvato nei prossimi giorni, si prevede uno stanziamento 495 mila euro all’Ausl Romagna, che conta 64.410 bambini residenti sotto i sei anni d’età.
Il programma regionale Grazie allo specifico programma regionale integrato di assistenza, dal 2008 è attiva in tutta l’Emilia-Romagna una rete di interventi precoci e mirati, che integrano strumenti terapeutici ed educativi secondo il modello organizzativo Hub & Spoke: Centri di alta specializzazione, in collegamento con ospedali e specialisti del territorio, autorizzati a fare diagnosi e prevedere i percorsi di cura. Il programma, rivisto nel 2011 e successivamente nel 2016, ha consentito di abbassare notevolmente l’età della prima diagnosi, a vantaggio della presa in carico precoce. Ora si sta lavorando per migliorare la presa in carico della persona giovane adulta con autismo, attraverso la costruzione di percorsi dedicati tra le strutture di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza delle Ausl, i servizi di Salute mentale adulti e i servizi per disabili adulti.
La situazione in Emilia-Romagna: numeri e servizi
Nel 2018 sono stati 3.769 i minori (fino ai 18 anni) affetti da disturbo dello spettro autistico in carico alle strutture territoriali di Neuropsichiatria infantile delle Ausl dell’Emilia-Romagna; con il passaggio alla maggiore età, i pazienti vengono assistiti dai servizi territoriali per i disabili, ad eccezione di quelli (489 nel 2018) per i quali si è resa necessaria la presa in carico da parte Centri di salute mentale