Memoria del ‘900. Tre milioni in un triennio: approvato in Assemblea legislativa il piano 2019-21. Si conferma il supporto agli istituti storici e lo spazio ad attività di ricerca, culturali e didattiche.
Finanziamenti a istituzioni, associazioni, fondazioni che si occupano della tutela e della conservazione dei documenti storici, della ricerca e della raccolta delle testimonianze, oltre alla valorizzazione dei luoghi della memoria.
Dalla Regione 3 milioni di euro nel triennio 2019-21 per i progetti dedicati alla valorizzazione della Memoria del ‘900. Il programma triennale, approvato oggi in Assemblea legislativa, prevede bandi annuali (di un milione di euro) a sostegno delle numerose realtà attive in regione: istituzioni, associazioni, fondazioni che si occupano della tutela e della conservazione dei documenti storici, della ricerca e della raccolta delle testimonianze, oltre alla valorizzazione dei luoghi della memoria del ‘900, come previsto dalla Legge regionale numero 3 del 2016. In particolare, i progetti riguardano il periodo tra le due guerre mondiali e i fermenti politici e sociali che le hanno precedute e seguite, il Ventennio fascista, la Resistenza e la Liberazione.
Con il piano viene confermato l’impianto del precedente triennio, che ha già aiutato a consolidare l’attività degli istituti sul patrimonio storico e sono previsti bandi annuali per finanziare le associazioni che fanno promozione, attività di ricerca, culturali e didattiche sulla storia del ‘900. E’ un modo per valorizzare il nostro recente passato e portarlo all’attenzione delle nuove generazioni, attraverso percorsi di conoscenza dei luoghi e progetti che ne valorizzino il ruolo nella memoria collettiva, nella speranza che la storia possa essere anche di insegnamento per non incorrere negli stessi errori.
I dati del triennio precedente
Nel corso del primo triennio i progetti presentati in risposta ai bandi annuali, a sostegno di progetti e iniziative promosse da associazioni, istituzioni ed enti morali senza fine di lucro, ma anche da Comuni e Unioni di Comuni, hanno avuto un costante e positivo incremento sia quantitativo che qualitativo.
I progetti presentati sono stati complessivamente 105 (32 pubblici e 73 privati): 23 nel 2016 (7 pubblici e 16 privati), 32 nel 2017 (12 pubblici e 20 privati) e 50 nel 2018 (13 pubblici e 37 privati), a testimonianza di un cresciuto interesse e coinvolgimento della società civile che ha permesso di attivare progetti diffusi su tutto il territorio regionale, rendendo di fatto concreta la prospettiva di rete auspicata con l’attivazione della legge.
Nel 2016 sono stati finanziati con 70 mila euro i soggetti pubblici (7), 254 mila 800 euro quelli privati (16) e 542 mila euro gli istituti storici. Nel 2017 sono andati 128 mila euro ai soggetti pubblici (12), 240 mila euro ai privati (20) e 597 mila euro agli istituti storici. Nell’ultimo anno, invece, sono stati concessi 128 mila 233 euro ai soggetti pubblici (13), 307 mila 257 euro ai privati (37) e 536 mila 500 euro agli istituti storici.