Rete politecnica, 100 opportunità formative post diploma per oltre 2mila ragazzi.
Obiettivo: formare i tecnici che servono alle imprese dell’Emilia-Romagna per crescere e innovare. Dalla Regione oltre 12 milioni di euro per realizzarli.
Aumentano i percorsi e le specializzazioni per formare i tecnici di cui le imprese dell’Emilia-Romagna hanno bisogno per crescere e innovare. È la Rete politecnica regionale, che mette a disposizione oltre 100 opportunità formative post diploma a cui potranno partecipare più di 2mila ragazzi in Emilia-Romagna: 20 corsi ITS, della durata di due anni e realizzati degli Istituti Tecnici Superiori, 50corsi IFTS, che prevedono un anno di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore, e 32 percorsi più brevi di formazione superiore.
Si tratta di corsi finanziati dalla Regione con oltre 12 milioni di euro del Fondo sociale europeo e realizzati in collaborazione con enti di formazione, scuole, università e le stesse imprese. Obiettivo: fornire ai giovani competenze tecniche e tecnologiche attraverso lezioni in aula, laboratori e stage. Particolare attenzione sarà riservata ai percorsi su Industria 4.0, cioè la produzione industriale che integra le nuove tecnologie produttive per migliorare le condizioni di lavoro e aumentare la produttività degli impianti.
La Rete Politecnica
La Rete Politecnica costituisce uno dei quattro segmenti di ER educazione e Ricerca Emilia-Romagna, l’infrastruttura regionale che offre alle persone e alle imprese opportunità per acquisire conoscenze e competenze orientate alla specializzazione, all’internazionalizzazione e all’innovazione al fine di rafforzare, attraverso la qualificazione dei singoli, la competitività dei territori. È costituita dai percorsi realizzati dagli Istituti tecnici superiori (Its), dai percorsi di Istruzione e formazione tecnica superiore (Ifts) e dai corsi di Formazione superiore.
Istituti Tecnici Superiori (Its)
Per il biennio 2018/2020 le 7 Fondazioni Its dell’Emilia-Romagna realizzano 20 percorsi formativi biennali per conseguire il titolo di Tecnico Superiore, a cui potranno partecipare 445 persone.
Due le novità nell’offerta formativa di quest’anno: Tecnico Superiore per l’industrializzazione dei processi e del prodotto, che si terrà a Forlì, e Tecnico Superiore per il controllo e l’ottimizzazione dei processi industriali, a Reggio Emilia.
Quella realizzata dagli Its è una formazione post diploma non universitaria, che risponde ai fabbisogni di innovazione e specializzazione delle imprese dell’Emilia-Romagna, progettata e realizzata dalle Fondazioni di cui fanno parte imprese, università, enti di ricerca, istituti scolastici, enti di formazione professionali ed enti locali.
Tra i docenti degli Its vi è una presenza significativa di professionisti provenienti dal mondo del lavoro e, nel corso del biennio, gli studenti hanno l’opportunità di fare un’esperienza formativa all’interno di imprese anche con sede all’estero.
I percorsi, co-finanziati dalla Regione con oltre 6 milioni di euro del Fondo sociale europeo e risorse nazionali, durano 2 anni e rilasciano un diploma di Tecnico superiore valido a livello nazionale. Sono rivolti a giovani e adulti in possesso del diploma di scuola secondaria di II grado (maturità) e, per iscriversi, è necessario sostenere e superare una prova di accesso.
Iscrizioni entro il 16 ottobre.
Per l’anno formativo 2018/2019 la Regione ha approvato 50 percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) in tutto il territorio regionale, rivolti complessivamente a 1.002 potenziali destinatari.
I percorsi sono gratuiti, durano 800 ore e rilasciano al termine un certificato di specializzazione tecnica superiore valido a livello nazionale. I percorsi partiranno entro novembre 2018.
I giovani potranno frequentare i percorsi e conseguire il certificato di specializzazione tecnica superiore anche in apprendistato. Anche in questo caso, per iscriversi, è necessario sostenere e superare una prova di accesso.
Dei 50 corsi approvati, 13 fanno riferimento a specializzazioni dell’area professionale “Cultura, informazione e tecnologie informatiche” , 3 all’area “Manifattura e artigianato” , 27 all’area “Meccanica, impianti e costruzioni” , 2 all’area “Servizi commerciali” e 5 all’area “Turismo e sport” , per un totale di 17 diverse specializzazioni.
Ai link indicati l’elenco completo dei percorsi Ifts suddivisi per provincia.
Corsi di Formazione superiore
Sono 32 i percorsi di formazione superiore che saranno approvati in tutto il territorio regionale per l’anno 2018/2019. I percorsi, finanziati con risorse del Fondo sociale europeo, sono gratuiti. Durano dalle 300 alle 600 ore e quest’anno rilasceranno al termine un certificato di competenze in Tecnico esperto nella gestione di progetti o una qualifica regionale di Progettista alimentare, Progettista ceramico, Progettista di prodotti multimediali, Progettista meccanico, Progettista moda. Anche in questo caso, per iscriversi, è necessario sostenere e superare una prova di accesso.
I corsi di formazione superiore saranno approvati entro l’estate e si potranno trovare alla pagina:
http://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it/
Da inizio legislatura abbiamo già finanziato 235 percorsi post-diploma e investito più di 30 milioni di euro per formare 5.000 tecnici specializzati e ora investiamo ulteriori 12 milioni per dare opportunità ad altri 2.000 ragazzi. Un modo per dare risposta concreta ai fabbisogni espressi delle imprese e pertanto opportunità ai giovani di acquisire competenze per trovare un lavoro qualificato. Per quanto riguarda in particolare gli ITS oltre ad un’offerta ormai consolidata di opportunità costruite sull’integrazione tra formazione teorica e apprendimento nei contesti lavorativi, premiate a livello nazionale per gli ottimi esiti occupazionali che hanno garantito in questi anni, due nuovi percorsi partiranno a Reggio Emilia e a Forlì per formare profili di esperti di controllo e miglioramento della qualità industriale e di ottimizzazione dei processi attraverso le tecnologie digitali, progettati con importanti imprese del territorio. Siamo pronti ad incentivare la programmazione di nuovi percorsi su industria 4.0, nell’ambito del ‘Piano Nazionale Impresa 4.0’, anche promuovendo la collaborazione tra più Fondazioni. Prossimo passo far nascere una vera e propria scuola politecnica regionale, anche attraverso il percorso avviato per acquisire nuove forme di autonomia in attuazione dell’articolo 116 della Costituzione. Ma serve un maggiore impegno da parte di tutti perché i ragazzi e le loro famiglie riconoscano in questi percorsi una opportunità.