Sport: i fondi per promozione, grandi eventi e Osservatorio aumentano del 60%. Con l’impiantistica, investiti 27 milioni in tre anni.
Non sia solo competizione ma stili di vita corretti, integrazione sociale e occasione di sviluppo territoriale. Scuole e lotta al doping .
Aumenta il budget per la promozione e la pratica sportiva che passa dai 4,22 milioni di euro del triennio 2015-2017 ai 6 milioni e 750 mila euro del periodo 2018-2020. A queste risorse vanno poi aggiunti 20 milioni per interventi sull’impiantistica sportiva, che in circa l’80% dei casi è stata realizzata prima del 1990. E per la prima volta la Regione si dota di un vero e proprio Piano dello sport, come previsto dalla Legge regionale n. 8 del 2017.
Fra gli obiettivi strategici la riduzione della popolazione inattiva, anche se in Emilia-Romagna A? inferiore rispetto alla media nazionale (32% contro il 39% del resto d’Italia). Inoltre, va intercettata la domanda verso pratiche sportive che si svolgono in spazi all’aperto non attrezzati e che, dunque, valorizzano il patrimonio ambientale.
Sarà poi sostenuta l’integrazione sociale dei soggetti svantaggiati, incentivato un maggior coinvolgimento alle attività motorie della popolazione femminile e una pari opportunità di accesso delle persone anziane. Infine, collaborazione col mondo della scuola e, come prevede la Legge regionale 8, supporto all’attività ispettiva per contrastare la pratica del doping.
Nel dettaglio, i fondi per la promozione dell’attività motoria e sportiva ammontano, nel triennio, a 5,3 milioni euro. Per l’Osservatorio del sistema sportivo regionale verranno invece stanziati 150mila euro e, infine, alla promozione di grandi eventi saranno destinati 1,3 milioni euro.
Con questo Piano la Regione mette a sistema interventi e risorse per lo sport. E’ stato un lavoro che ha tenuto conto di diversi aspetti: sanità, coesione sociale, edilizia sportiva, turismo e promozione territoriale, educazione e scuola. E l’Osservatorio del sistema sportivo regionale potrà darci la possibilità di conoscere dove poter fare di più e meglio. L’attività fisica e motoria ha una propria dimensione sociale. Crediamo con questo piano di aver portato beneficio alla comunità regionale, soprattutto ai cittadini più giovani, e pensiamo sia stato reso merito a una concezione dello sport inteso non solo come competizione ma come affermazione di uno stile di vita sano e corretto.