Valmarecchia in ginocchio per la neve: i danni da maltempo sono diventati ordinari, servono manutenzioni costanti.

Il weekend all’insegna del maltempo ha messo in ginocchio estese zone dell’Emilia Romagna. Neve, pioggia e ghiaccio, hanno totalmente isolato diverse comunità della Valmarecchia, da Sant’Agata Feltria a Novafeltria fino a Casteldelci nel riminese. Sotto il peso della coltre bianca, diversi alberi sono caduti danneggiando i fili della luce e causando quindi un blackout. Ho presentato un’interrogazione alla Giunta per fare chiarezza sui disagi.

La nevicata di sabato 3 febbraio ha creato non poche problematiche a numerose famiglie che si sono ritrovate senza elettricità per più di un giorno. A Casteldelci fino a 50 centimetri, a Pennabilli e Molino di Bascio si è sfiorato il metro d’altezza. Unica frazione a salvarsi dal guasto, Petrella Guidi. Le situazioni più preoccupanti a Sant’Agata, dove cittadini ed attività economiche sono rimasti al buio e al freddo per 34 ore, con notevoli disagi a cui si sommano anche i danni economici. Il sindaco, Guglielmino Cerbara, mi ha confermato che le ultime frazioni hanno riavuto l’elettricità solo domenica sera alle 18. E’ stata mobilitata la Protezione Civile e i residenti potevano alloggiare gratuitamente in hotel.

La neve ha mandato in tilt un intero territorio, Enel ha stimato che in tutta l’Emilia-Romagna circa 12mila persone erano senza luce. La frequenza con cui eventi atmosferici causano danni di tale portata, da costringere ad agire in emergenza, è tale per cui non si possono più considerare occasionali. 

Agire in emergenza significa affrontare costi maggiori, per altro a fronte di disagi e perdite economiche che l’ordinaria manutenzione eviterebbe.  Per questo vorrei capire quali zone della regione abbiano riscontrato i disagi evidenziati nel riminese, ma soprattutto quali siano state le cause e quali modalità la Regione intende mettere in atto sui territori, in sinergia con i gestori dei servizi pubblici, al fine di evitare il ripetersi di situazioni emergenziali di fronte ad eventi connotati da ordinarietà.

LEGGI L’INTERROGAZIONE: 6089

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