Odg che incentiva l’uso regolare della bicicletta.

Ho firmato un O.D.G. che incentiva, in Emilia-Romagna l’uso regolare della bicicletta che riguarda il 10% della popolazione, contro il 5% della media nazionale. Un risultato che, sebbene comparativamente apprezzabile, denota la necessità di proseguire sistematicamente negli interventi di promozione di questo mezzo per riuscire a raggiungere l’obiettivo del 20% contenuto nel PRIT in corso di elaborazione.
La bicicletta è, infatti, il mezzo ecologico per eccellenza, in grado di decongestionare il traffico cittadino, di ridurre significativamente l’emissione di inquinanti e di integrare uno stile di vita sano ed attento alla salute.
Non solo, ma il cicloturismo rappresenta un settore in costante espansione, in grado di supportare il settore dell’accoglienza anche in zone della nostra regione poste al di fuori di quelli che sono i classici itinerari turistici.
La mobilità sostenibile è da tempo uno dei pilastri della programmazione strategica regionale, la cui costruzione posa sulla sinergia fra politiche ambientali, urbanistiche e della salute: dal Piano dell’Aria Integrato Regionale 2020, al Piano regionale per la prevenzione 2015-18, passando per il Protocollo d’intesa fra Regione Emilia-Romagna, Anci, Upi, Fiab, Legambiente, Uisp, WWF per lo sviluppo del sistema regionale della mobilità ciclopedonale; dal sistema di tariffazione integrata “Mi Muovo”, ai contributi per l’acquisto di biciclette pieghevoli trasportabili sui mezzi pubblici,
all’abbonamento agevolato per il trasporto delle biciclette sui treni; dal finanziamento ai Piani Urbani per la Mobilità Sostenibile (PUMS) sulla scorta della l.r. 30/98 e s.m.i., ai contributi regionali per la mobilità sostenibile nell’ambito del POR FESR 201420; dal bike sharing alla realizzazione di una rete delle ciclovie regionali, finalizzata alla promozione del cicloturismo e alla pianificazione e realizzazione di percorsi extraurbani su tutto il territorio regionale, che si propone di percorrere l’intera regione con oltre 3800 km di percorsi integrati.
Queste azioni, che si sono sviluppate negli anni e sono tutt’oggi in corso di implementazione e sviluppo, trovano ora una nuova ed unitaria cornice nella legge regionale di Interventi per la promozione e lo sviluppo del sistema regionale della ciclabilità, che si propone un’azione coordinata di interventi infrastrutturali ed educativi volti ad incrementare l’uso della bicicletta sia negli spostamenti quotidiani casa-scuola e casa-lavoro, sia come mezzo per un turismo più rispettoso dell’uomo e dell’ambiente.
Evidenziato che la legge definisce puntualmente quelle che sono le sfide di qui al prossimo futuro, legate all’innovazione tecnologica in grado di incentivare l’uso della bicicletta, a prevenire i furti, a garantire una maggiore sicurezza dei ciclisti, a favorire l’integrazione degli strumenti di pianificazione e programmazione e la realizzazione di percorsi turistici continui che attraversino tutta la Regione senza soluzione di continuità.
Minimo comune denominatore delle azioni declinate, è la costruzione della Rete delle Ciclovie Regionali (RCR), che coniuga in un sistema integrato ed unitario le infrastrutture, i servizi e le azioni necessari ad incrementare la ciclomobilità.
A tal fine, è opportuno pensare a modalità incentivanti dell’uso della bicicletta, basandosi anche sulle applicazioni che la tecnologia oggi mette a disposizione.
Ancora, bisogna considerare modalità che, anche in via sperimentale, offrano deterrenti al furto, quali marcature e registri, parcheggi intelligenti o custoditi.
E di nuovo, occorre definire linee guida unitarie per la costruzione in sicurezza delle piste e dei percorsi ciclabili, che contemplino tutte le opzioni costruttive offerte dalla normativa statale.
Quanto agli strumenti di pianificazione, è importante proseguire nell’opera di coordinamento con i territori, sia a livello tecnico che politico, adottare nuovi PUMS anche per le realtà urbane più piccole e per le Unioni di Comuni, il tutto nell’ottica di un sistema regionale della ciclabilità perfettamente integrato nel Piano Regionale Integrato dei Trasporti.
Lo sviluppo del settore cicloturistico richiede:
– l’implementazione di percorsi integrati e senza soluzione di continuità;
– una riconoscibilità anche visiva, con apposita segnaletica, all’intera rete cicloviaria;
– fare sistema con gli operatori del settore.
Nell’O.D.G la Giunta si impegna ad un’attuazione delle disposizioni della presente legge puntando all’integrazione degli strumenti di programmazione urbanistica, territoriale, ambientale e sanitaria;
a portare avanti, in sinergia con gli Enti Locali e con il coinvolgimento di tutti gli attori sociali, campagne di educazione e sensibilizzazione all’uso della bicicletta, rivolte specialmente ai bambini e ai ragazzi;
a sollecitare e supportare le azioni sperimentali di contrasto al furto proposte dai territori anche in sinergia con le forze dell’ordine, al fine di contrastare un fenomeno fortemente deterrente rispetto all’uso della bicicletta;
ad incentivare l’uso delle biciclette nei percorsi casa-scuola e casa-lavoro, primariamente stimolando la ricerca di soluzioni che incrementino la sicurezza degli utenti ed anche sostenendo iniziative premiali di tali comportamenti oggi ormai diffuse grazie all’uso di apposite App;
a emanare linee guida che, in un’ottica di adeguatezza delle scelte progettuali in base al contesto di realizzazione, offrano agli Enti progettisti gli elementi dai quali più direttamente dipendono gli obiettivi di efficacia tecnica e funzionale dei percorsi ciclabili (standard geometrici fondamentali, segnaletica, ecc.), con lo scopo di garantire la necessaria uniformità dell’intera rete regionale urbana, extraurbana e RCR;
a proseguire ed implementare le agevolazioni a vantaggio degli utenti intermodali, sia favorendo le soluzioni tecniche più idonee al trasporto delle bici sui mezzi pubblici, la costruzione di punti di interscambio e velostazioni sorvegliate, sia verificando la fattibilità dell’eventuale gratuità del trasporto delle biciclette sui treni regionali;
a sensibilizzare gli operatori turistici, attraverso il coinvolgimento primario degli enti locali, a fare sistema per cogliere pienamente le opportunità legate allo sviluppo del cicloturismo, che può rivelarsi risorsa di grande interesse specialmente nei territori della nostra regione più lontani dalle tradizionali mete turistiche.

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