Fusione Mondaino, Montegridolfo e Saludecio. Riflessione attenta prima di dire no.
Quello delle aggregazioni istituzionali e delle fusioni dei piccoli comuni è un progetto indispensabile per lo sviluppo dei nostri territori e per dare un futuro di prosperità alle nostre comunità. Si tratta di un percorso obbligato e quindi inarrestabile. Le battute di arresto non farebbero altro che allungare l’agonia di un sistema che è alle corde. Dalla capacità di avviare certi processi virtuosi, dalla forza e dal coraggio di portarli fino in fondo, si misura la qualità e l’adeguatezza di una classe dirigente. Da soli non siamo nessuno. Noi amministratori pubblici tocchiamo ogni giorno con mano ciò che bolle in pentola, quali sono le opportunità e quali le condizioni da mettere in campo per poterle cogliere. E’ per questo che come Amministratori di queste nostre comunità, come Consigliere Regionale, sento il dovere di dire una parola chiara ai nostri cittadini, e di mettere in guardia tutti i colleghi amministratori di questo nostro territorio, in primis in questo momento tutti i consiglieri comunali di Saludecio ad iniziare dal Sindaco, dalla tentazione di fermare il percorso riformatore e aggregativo. Non sarebbe solo una potenziale sconfitta di chi si assume questa responsabilità, ma sarebbe un danno arrecato all’intera comunità. Pare davvero insufficiente la motivazione di una maggioranza numerica dell’espressione dei saludecesi partecipanti al referendum, senza considerare che si è trattato di un referendum consultivo (ne abrogativo ne confermativo) e che quindi il risultato che ne scaturisce va interpretato da chi ha responsabilità di governo, e senza considerare l’input dato dalle istituzioni democraticamente elette nel momento dell’avvio del procedimento nonchè la volontà espressa dalla maggioranza degli elettori che hanno partecipato al voto. Non si può mortificare l’opinione di tanta gente che in grande maggioranza ha indicato la strada dell’unità e della fusione, compresi quei saludecesi che sul momento non hanno ritenuto di esprimersi e di quelli che seppure in minoranza, hanno comunque scelto la strada dell’aggregazione. Per tutto ciò mi sento in dovere di rivolgere un appello al Sindaco Polidori e ad ognuno dei Consiglieri comunali di Saludecio di proseguire con coraggio nella strada intrapresa. Su di loro peserebbe la responsabilità della rinuncia e del progressivo impoverimento delle nostre comunità.