Dispositivi antiabbandono in auto: il PD dell’Emilia-Romagna chiede che siano obbligatori.
Chiediamo alla Regione una campagna di informazione e una legge nazionale per la sicurezza dei bimbi.
Le cronache riportano troppo spesso di bambini dimenticati in auto da parte dei genitori. Anche la politica regionale si muove per cercare di trovare una soluzione di fronte a questo tema. A volte basta poco per evitare i risvolti più drammatici: in assenza di informazione e di obblighi di legge, però, ce ne rendiamo conto quando è troppo tardi. La sicurezza dei bimbi che viaggiano in auto è un tema che sta a cuore a tutti. Negli anni le tecnologie hanno potuto fare molto per aumentare il livello di protezione dei piccoli. Oggi sul mercato italiano esistono anche dispositivi in grado di segnalare la presenza del bambino sul seggiolino posteriore nel caso di allontanamento dalla vettura da parte di chi è alla guida. Molti però, anche tra i genitori più attenti, non ne sono a conoscenza e le istituzioni dovrebbero fare di più per promuovere campagne di informazione a riguardo. L’informazione però, in certi casi, non basta.
In aula questa mattina abbiamo discusso e votato convintamente un progetto di legge presentato dal Consigliere di Fratelli d’Italia Tommaso Foti, che chiede alle Camere del Parlamento di introdurre l’obbligo dell’installazione di un allarme antiabbandono sulle autovetture, così che possa essere segnalata l’eventuale presenza di bambini dimenticati involontariamente all’interno. A questo documento, come PD, ne abbiamo allegato un altro per impegnare la Giunta dell’Emilia-Romagna ad avviare una campagna informativa sull’esistenza di questo tipo di dispositivi, coinvolgendo i soggetti utili per una comunicazione capillare ed eventualmente verificando la possibilità di azioni congiunte in sede di Conferenza Stato-Regioni.
In Parlamento giacciono già da tempo alcuni disegni di legge per l’installazione obbligatoria di dispositivi antiabbandono nelle auto e già diverse Regioni come Toscana e Lazio, hanno chiesto a Governo e Parlamento di giungere al più presto all’emanazione di una legislazione che vada in tale direzione. Come Gruppo PD in Emilia-Romagna vogliamo che anche la nostra Regione sia tra queste e che intanto si attivi, per la propria competenza, sul piano dell’informazione alle famiglie.
Prima di leggere che un altro bimbo non ce l’ha fatta.
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