Giornata mondiale autismo. In questi mesi in Regione un percorso importante che ha messo in luce le esperienze di Rimini. Compito delle istituzioni è stare vicino alle famiglie.
Domani la Giornata Mondiale di Sensibilizzazione sull’Autismo proclamata dalle Nazioni Unite.
In questi mesi in Regione il nostro impegno sul tema dell’autismo è stato importante e credo che la giornata di domani, per quanto simbolica, possa essere utile per tenere alta l’attenzione.
Nel settembre scorso è entrata in vigore la nuova legge statale in materia di autismo che definisce la cornice entro la quale le Regioni devono operare per garantire la tutela della salute, il miglioramento delle condizioni di vita e l’inserimento nella vita sociale delle persone con disturbi dello spettro autistico.
Contemporaneamente in Regione stava andando avanti il percorso di costruzione del nuovo Programma Regionale Integrato per l’assistenza alle persone con disturbo dello spettro autistico (Pria) 2016-18 e in Commissione abbiamo ascoltato le associazioni emiliano-romagnole che si occupano di autismo per capire le criticità e superare le disomogeneità territoriali fra le modalità di assistenza e organizzazione improntate dalle varie Asl.
Particolarmente significativa peraltro è emersa l’esperienza di Rimini Autismo onlus, associazione nata nel 2004 con l’intento di accogliere famiglie di persone con autismo e tutelarne i diritti e che ha contribuito a rendere Rimini un’eccellenza in Regione in questo campo così specifico e difficile.
A febbraio la Commissione Politiche per la salute e politiche sociali ha espresso parere positivo al Pria 2016-2018. Un Programma che punta a omogeneizzare le differenze territoriali sulla qualità della presa in carico dei soggetti con ASD, che oggi esistono in Emilia-Romagna, e a standardizzare e agire per garantire tempi più rapidi per la diagnosi precoce e impegni specifici per rispettarli.
Il Programma ha una durata di 3 anni ma in Commissione ci saranno alcuni passaggi intermedi per monitorare l’attuazione del programma perché vogliamo dare risposte puntuali e significative ai bisogni delle famiglie emiliano-romagnole che convivono con questo grave problema e siamo consapevoli che non si tratta di un documento perfetto ma che andrà migliorato, un punto di partenza e non di arrivo.
Questa giornata mondiale si colloca dunque in un percorso che questa regione sta portando avanti, non da oggi, nella consapevolezza che il compito delle istituzioni è stare vicino alle famiglie che convivono con l’autismo.
In questo senso credo sia molto importante l’annuncio dato ieri dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che nei nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea), ovvero le cure e prestazioni sanitarie garantite ai cittadini, sono inserite anche le sindromi autistiche con fondi finalizzati pari a 50 milioni di euro.