Presentata una risoluzione per promuovere l’attività musicale giovanile mediante un confronto con la SIAE.

Esaltare l’arte e la creatività giovanile attraverso la musica.

Un obiettivo realizzabile che in Emilia-Romagna assumerebbe un peso specifico maggiore.
Infatti, nel tempo, in regione hanno lavorato artisti, musicisti, esecutori capaci di cambiare la storia della musica, intesa in tutti i suoi molteplici generi e accezioni.

Per agevolare, favorire e promuovere l’attività di un settore così importante e stimolante abbiamo proposto una risoluzione fondata su premesse nitide. Attraverso la legge di stabilità 2015 è stato introdotto all’articolo 71 della legge 22 aprile 1941, n. 633, il comma 3-bis che definisce che al fine di favorire la creatività dei giovani autori, il 10 per cento di tutti i compensi incassati ai sensi dell’articolo 71 calcolato prima delle ripartizioni effettuate dalla Società italiana degli autori ed editori (SIAE) è destinato dalla Società, sulla base di apposito atto di indirizzo annuale del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, ad attività di promozione culturale nazionale e internazionale. E’ dunque calcolato che nel 2016 SIAE avrà a disposizione circa 12 milioni di euro che, invece di essere ridistribuiti agli aventi diritto, saranno spesi su indirizzo del Ministero, in maniera discrezionale da SIAE.

Inoltre ANCI e SIAE nel 2005 hanno siglato un accordo, rinnovato nel 2013, che non ha potuto che limitarsi a prevedere solo tariffe agevolate per le riproduzioni musicali durante eventi organizzati da comuni, senza estendere i casi di deroga che dovrebbero essere previsti esclusivamente per legge. Diversi comuni Italiani tra cui Firenze e le Regioni Puglia e Lombardia hanno avviato progetti di sperimentazione con SIAE per incentivare i circuiti musicali Under 31 e altre misure di agevolazione di tali manifestazioni viste come vetrina spalancata sul talento musicale italiano.

Alla luce di tutto questo la nostra risoluzione è stata pensata per impegnare la Giunta a sollecitare il Governo centrale affinchè venga rispettata l’applicazione della direttiva europea Barnier del 26 febbraio 2014 che impone ai vari stati membri – e dunque anche all’Italia- la rivisitazione delle norme in ambito di diritto d’autore; a farsi promotrice, presso il Ministero dei beni della attività culturali e del turismo, affinchè, sul proprio atto di indirizzo annuale, si possa prevedere di destinare la quota parte della Regione Emilia-Romagna, delle somme SIAE di cui alla legge di stabilità, per un progetto regionale di incentivo dei circuiti musicali Under 35, non solo cantautorali, attraverso l’applicazione di una tariffa fissa, nella consapevolezza che la musica è leva di crescita anche economica nel momento in cui si offre a chi ha talento l’opportunità di coltivarlo e di contribuire in questo modo alla ricchezza non solo culturale del Paese; a farsi altresì promotrice del binomio musica/lavoro, uscendo dalla retorica per la quale musica vuol dire solo divertimento. L’industria del live deve ripartire attraverso incentivi concreti che vengono da SIAE non solo verso gli artisti ma anche nei confronti di strutture e operatori del settore; a istituire un tavolo di confronto regionale con la SIAE al fine di giungere alla possibilità di organizzare spettacoli di musica dal vivo entro le 24 ore e con un pubblico massimo di 200 persone attraverso una semplice auto-dichiarazione, e lavorare per una maggiore trasparenza e unificazione delle tariffe in generale che ad oggi risultano diversificate a seconda dei territori.

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